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VENETO
15.01.2025 - 13:15
VENEZIA - Il Regno Unito ha annunciato il blocco temporaneo dell’importazione di carni bovine, ovine e suine dalla Germania a causa di un grave focolaio di afta epizootica scoppiato in un allevamento di bufali in Brandeburgo. La notizia ha scatenato preoccupazioni anche in Italia, dove la situazione potrebbe avere impatti devastanti sul settore agricolo, già messo a dura prova da altre emergenze sanitarie come l'influenza aviaria, la Peste Suina Africana (PSA) e la Bluetongue, recentemente arrivata dal Nord Europa.
Federico Caner, assessore regionale all’Agricoltura del Veneto e presidente degli assessori all’Agricoltura in Conferenza delle Regioni, ha lanciato un appello al Ministro delle Politiche Agricole, Francesco Lollobrigida, chiedendo di alzare l'attenzione sull'epidemia di afta epizootica, per evitare che la diffusione della malattia arrivi anche in Italia, con gravi ripercussioni per gli allevatori e per la fiducia dei consumatori.
“L’anno scorso, l’importazione di animali vivi dalla Germania è aumentata del 70%, come rilevato da Coldiretti, con un picco nelle importazioni di mucche, pecore e maiali -, ha affermato Caner -. Se pensiamo che tra gennaio e ottobre 2024, solo in Veneto sono stati importati 4.919 bovini, su un dato nazionale di 28.910 capi, è evidente che la preoccupazione per la diffusione dell’epidemia sia legittima. A questi numeri vanno aggiunti anche i suini e gli ovini provenienti dalla Germania.”
Il rischio è che il focolaio di afta epizootica si propaghi rapidamente attraverso il commercio di animali vivi, con impatti devastanti sugli allevamenti italiani. Gli allevatori veneti sono già alle prese con sfide sanitarie complesse, e la diffusione di nuove malattie metterebbe a rischio la loro sostenibilità economica. Caner ha quindi sottolineato l'importanza di potenziare i controlli alle frontiere per monitorare i flussi di animali provenienti da Paesi a rischio, e ha chiesto un intervento immediato per limitare l’ingresso di animali vivi dalla Germania.
"I controlli dei Servizi veterinari delle Regioni sono già molto attenti, ma è necessario rafforzare la vigilanza alle frontiere -, ha aggiunto Caner -. Il ministro Lollobrigida deve intervenire per tutelare la salute pubblica e la competitività delle nostre imprese agricole."
Il blocco delle importazioni dalla Germania potrebbe essere un primo passo per arginare il rischio sanitario, ma la richiesta di maggiore vigilanza e misure preventive rimane una priorità per gli esperti del settore. Gli allevatori italiani, e in particolare quelli veneti, guardano con attenzione gli sviluppi della situazione, sperando che le istituzioni rispondano prontamente per proteggere la salute degli animali e la sicurezza alimentare.
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