Cerca

IL CASO

Un’altra casa occupata: sgombero

Tante famiglie in difficoltà. “Rivolgetevi ai servizi sociali per trovare una soluzione dignitosa”.

Un’altra casa occupata: sgombero

Sono stati murati tutti gli accessi dell’alloggio di via della Fossetta, che è stato sgomberato nei giorni scorsi

CHIOGGIA - Poche abitazioni e molte famiglie in difficoltà: l’Ater sgombera un altro appartamento occupato abusivamente a Chioggia. A darne notizia, sul proprio profilo Facebook, è stato il presidente dell’Ater Fabio Nordio che era già intervenuto, qualche giorno fa, per uno sgombero in via della Fossetta. “Dopo quel caso che ha avuto molto clamore mediatico - spiega Nordio sul suo post - venerdì mattina abbiamo effettuato un altro sgombero a Chioggia. Lancio un appello a chi è in difficoltà: di rivolgersi ai servizi sociali del proprio comune per trovare una soluzione adeguata e dignitosa”.

Pochi giorni fa aveva fatto molto scalpore l’intervento in via della Fossetta dove una famiglia, abusivamente, aveva occupato un appartamento dell’Ater.

In quel caso la coppia di adulti era all’interno dell’abitazione anche con tre figli minori. Sul posto, oltre all’Ater, era intervenuto anche il consigliere regionale e comunale Jonatan Montanariello, avvisato da alcuni residenti.

Era servita una intera notte di trattativa per riuscire ad arrivare a un punto d’incontro con la famiglia convincendola ad uscire dall’appartamento dove vivevano in gravi carenze igienico sanitarie e senza neanche la possibilità di poter utilizzare i servizi igienici non funzionanti.

Ora l’appartamento è stato murato per evitare possibili nuove intrusioni e, venerdì mattina, la stessa cosa è stata fatta in un’altra abitazione di Chioggia. L’Ater è intervenuta con il proprio personale e, dopo aver proceduto allo sgombero della famiglia che si era introdotta illegalmente all’interno, ha proceduto a sigillare porta e finestre. Ma appare ormai chiaro che la situazione, nel territorio, non è delle migliori, con molte famiglie che sono in evidente difficoltà e che, spesso, per vergogna, non si rivolge agli uffici comunali quando sarebbe necessario.

“La famiglia che aveva occupato l’appartamento in via della Fossetta - spiega l’assessore ai servizi sociali Sandro Marangon - non era conosciuta dai nostri servizi, quindi anch’io invito i cittadini in difficoltà a contattarci. Case a disposizione non ce ne sono, ma ci sono diverse forme di aiuto che possono andare incontro ai residenti in difficoltà e, sicuramente, se si fossero rivolti a noi sarebbe stato meglio e qualcosa si sarebbe fatto”.

Per il futuro il Comune è al lavoro per trovare nuove soluzioni all’emergenza abitativa, ma serve tempo: “Il Pnrr - continua Marangon - ci permette di avere fondi per avere, a fine anno o prima metà del 2026, cinque sei abitazioni in più. Abbiamo in agenda anche altri progetti, ma richiedono comunque tempistiche non brevi per la loro realizzazione”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400