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Avis, crescono donazioni e giovani

“Il contributo dei ragazzi è importante per rafforzare e dare ricambio alla popolazione donatori”

Avis, crescono donazioni e giovani

“Il contributo dei ragazzi è importante per rafforzare e dare ricambio alla popolazione donatori”

CHIOGGIA - Donazioni di sangue in aumento e giovani che si avvicinano al mondo Avis.

I dati della sezione di Chioggia sono più che incoraggianti e, di recente, è stato anche eletto il nuovo consiglio direttivo per i prossimi 4 anni, fino al 2028.

Confermato alla presidenza Nevio Boscolo Capponi, vice presidente vicario Giuliano Baldassin, vice presidente Moreno Chiereghin.

Segretario sarà Maurizio Ballarin, tesoriere Aldo Bacci, addetto contabile e di bilancio Pietro Cigna.

Alla consigliera Saura Ferrarese la delega eventi e promozioni, quella della scuola a Vittoria Smeraldi. Gli altri consiglieri eletti sono Andrea Boscolo Capponi, Maurizio Padoan, Giorgio Scarpa e Luigino Veronese.

L'appello lanciato nell'ultima Assemblea di arrivare ad un ricambio generazionale o quantomeno all'innesco di forze fresche, ha dato i suoi frutti. Il nuovo Consiglio Direttivo è formato infatti da 11 Consiglieri e i nuovi entrati sono cinque di cui due donne. Le donazioni di sangue sono in costante crescita: 4225 sacche tra sangue e plasma nel 2024, un 5,1% in più in confronto al 2023. I soci sono 2426, con 145 nuovi iscritti che hanno effettuato la prima donazione.

“La prima sfida che il nuovo Consiglio si è prefissato di vincere - racconta il presidente Nevio Boscolo Capponi - aumentare l'entrate dei giovani nell'associazione. Il loro contributo è importante, non solo per rafforzare e dare opportuno ricambio alla popolazione dei donatori sul territorio, ma anche per il futuro dell'associazione stessa. Inoltre vogliamo intensificare l'informazione sui social e aumentare le sinergie con le associazioni del territorio. Donare il sangue significa preoccuparsi ed agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita. Donare il sangue è innanzitutto un dovere civico, la disponibilità di sangue è un patrimonio collettivo. Una riserva di sangue che soddisfi il fabbisogno della nostra comunità - conclude Nevio Boscolo - è quindi una garanzia per la salute di tutti”.

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