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CAVARZERE

Un progetto contro la solitudine

Posizionata la cassetta dove lasciare i propri messaggi e le richieste di ascolto

Un progetto contro la solitudine

CAVARZERE -Nell’era dei social network, spesso criticati per la loro superficialità e per il loro incentivare, in coloro che li utilizzano, il rischio di isolamento, nasce un’iniziativa che ribalta questa narrazione, trasformando il digitale in uno strumento di vicinanza e solidarietà. “Io Ci Sono” è un progetto innovativo di ascolto e aiuto concreto, ideato dalla giovane social media manager Giada Beltrame, con il supporto dell’associazione Adagio e di un team di psicologi.

L’obiettivo? Creare uno spazio sicuro dove chiunque possa esprimere emozioni, dubbi e difficoltà, trovando accoglienza e risposte. Il meccanismo è semplice ma potente: chiunque senta il bisogno di raccontare un problema può scrivere una lettera, in forma anonima, e imbucarla negli appositi punti di raccolta o inviarla digitalmente tramite i canali ufficiali del progetto. Ogni messaggio riceverà una risposta da professionisti – psicologi, docenti, medici – con consigli utili e applicabili nella vita quotidiana. L’assessore alle pari opportunità e politiche giovanili, Mattia Bernello, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Questo è un progetto che ho fortemente voluto per incrociare le pari opportunità con le politiche giovanili. La cassetta, che sarà collocata nella Biblioteca Comunale, garantirà anonimato e riservatezza, aspetti fondamentali per permettere ai giovani di esprimersi liberamente”.

Le risposte alle lettere verranno pubblicate sui canali social ufficiali del progetto (Facebook, Instagram, YouTube e sito web) offrendo così non solo supporto diretto, ma anche spunti di riflessione per la comunità. Giada Beltrame, ideatrice dell’iniziativa, ha spiegato la sua visione: “I social non devono essere solo vetrine di vite perfette o luoghi di scontro, ma anche spazi di empatia e sostegno”.

Il progetto ha già riscosso grande successo a Corbola, e ora viene esteso a Cavarzere, con la speranza di coinvolgere sempre più giovani e adulti in una rete di ascolto e supporto reciproco. L’iniziativa è aperta a tutti, senza distinzioni. L’assessore Bernello ha voluto incoraggiare la partecipazione attiva: “Invito i giovani a sfruttare questa bellissima opportunità, a esprimersi senza timori e a trovare nelle risposte dei professionisti un aiuto concreto alle loro domande”.

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