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Cavarzere

“Educhiamo i giovani al rispetto”

L'intervento dell'assessore Bernello nel Giorno del Ricordo

“Educhiamo i giovani al rispetto”

L'assessore Mattia Bernello.

CAVARZERE – Anche la città di Cavarzere si unisce alle celebrazioni nazionali del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, istituito per commemorare la tragedia delle vittime delle foibe e l’esodo di istriani, fiumani e dalmati al termine della Seconda guerra mondiale. Un appuntamento sentito dalla comunità locale, e sottolineato dall’assessore alle Pari opportunità Mattia Bernello con un messaggio volto a sottolineare “la necessità di preservare la memoria per costruire un futuro di pace e convivenza”.
Nel corso del suo intervento, l’assessore spiega come questa giornata rappresenti un importante momento di riflessione: “E’ un momento di riflessione profonda sulla nostra storia e sulla necessità di preservare la memoria”. Bernello ha poi ricordato il drammatico contesto storico, sottolineando da un lato la violenza rappresentata dalle foibe, “voragini carsiche diventate tristemente famose per essere state luogo di esecuzioni e occultamento di cadaveri”, e dall’altro il dramma dell’esodo, “il dramma di un popolo costretto ad abbandonare la propria terra, le proprie case, i propri affetti”.
“Oggi come comunità, anche a Cavarzere, dobbiamo ricordare con rispetto e commozione tutte le vittime. Il loro sacrificio, la loro sofferenza, non devono essere dimenticati” prosegue. Secondo l’assessore, la commemorazione non deve ridursi solo a un ricordo del passato, ma assumere il ruolo di monito per le generazioni più giovani: “Il Giorno del Ricordo non è solo un momento per commemorare, ma anche per riflettere sulle responsabilità individuali e collettive che hanno portato a tali tragedie. E’ un invito a educare le nuove generazioni alla conoscenza della storia, al rispetto delle diversità, alla promozione dei valori di democrazia, tolleranza e pacifica convivenza”. Bernello conclude rinnovando il suo impegno a tenere viva la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo, affinché le drammatiche vicende del confine orientale non si ripetano mai più.

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