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TRASPORTI
17.02.2025 - 13:19
Il 24 febbraio 2025, Venezia e Chioggia con tutta la laguna si preparano a vivere una giornata di disagi a causa dello sciopero nazionale dei trasporti proclamato dal sindacato Usb. L'agitazione, che coinvolgerà il personale dei servizi di navigazione, tranviario e automobilistico urbano ed extraurbano, è destinata a mettere a dura prova la mobilità cittadina. Ma quali sono le ragioni di questo sciopero e quali le sue implicazioni per i lavoratori e i cittadini?
Lo sciopero del 24 febbraio è stato indetto dall'Unione Sindacale di Base (Usb) come parte di una mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto nazionale degli autoferrotranvieri internavigatori. Al centro della protesta vi è la proposta di un aumento salariale medio del 6% per il triennio, considerato insufficiente dal sindacato. Secondo USB, tale incremento non compensa adeguatamente la perdita del potere d'acquisto, stimata oltre il 10%, che i lavoratori del settore hanno subito negli ultimi anni. La questione salariale è solo una parte del problema. Lo sciopero riflette anche un malcontento più ampio legato alle condizioni di lavoro e alla sicurezza. I lavoratori chiedono non solo un adeguamento economico, ma anche miglioramenti nelle condizioni lavorative e maggiori tutele.
L'impatto dello sciopero sarà significativo, soprattutto in una città come Venezia, dove la mobilità pubblica è cruciale. Actv, la società della mobilità veneziana, ha comunicato che saranno garantiti i servizi minimi di collegamento per la rete di navigazione e le consuete fasce di garanzia per gli autobus. Tuttavia, i disagi saranno inevitabili, con un'adesione prevista oltre il 70%, come già accaduto in precedenti mobilitazioni. Il servizio di collegamento People Mover tra Piazzale Roma e Tronchetto sarà regolare, ma ciò potrebbe non essere sufficiente a mitigare i disagi per i pendolari e i turisti. La città lagunare, già complessa da navigare, rischia di diventare un labirinto per chi si sposta per lavoro o turismo.
Lo sciopero del 13 dicembre 2024, sempre indetto da USB, aveva già visto un'adesione significativa, con il 61% nel settore automobilistico e il 69% nella navigazione. Questi dati suggeriscono che anche la mobilitazione del 24 febbraio potrebbe registrare una partecipazione elevata, amplificando i disagi per la cittadinanza. La questione del rinnovo contrattuale è un tema ricorrente nel settore dei trasporti, e le trattative spesso si protraggono per mesi, se non anni. La capacità di negoziazione dei sindacati e la disponibilità delle aziende a trovare un compromesso saranno cruciali per evitare ulteriori agitazioni in futuro.
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