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Tecnologia all'avanguardia per la Breast Unit dell'Ulss 3 Serenissima:

Arriva il primo elettrobisturi al plasma del Veneto

VENEZIA -Un piccolo strumento, un grande passo per la chirurgia. La Breast Unit dell’Ulss 3 Serenissima ha ricevuto oggi il primo elettrobisturi al plasma mai utilizzato in un ospedale del Veneto, un dispositivo innovativo capace di rendere gli interventi per il tumore al seno meno invasivi e più efficaci. Il macchinario, dal valore di oltre 23 mila euro, è stato donato grazie alla generosità di Pink Lioness in Venice, Avapo Venezia e Reale Società Canottieri Bucintoro.

Questa tecnologia, oltre a migliorare la precisione chirurgica e ridurre i tempi di recupero, ha già dimostrato la sua versatilità: il primo utilizzo è avvenuto oggi in un intervento di neurochirurgia all’ospedale dell’Angelo, confermandone l’utilità in più specialità mediche.

"Grazie a tutte voi - si rivolge alle benefattrici il primario della Breast unit Guido Papaccio, che sarà uno dei professionisti ad usare più frequentemente lo strumento - perché questo bisturi è qualcosa di unico e innovativo in tutto il Veneto. Invece del calore, l'elettrobisturi eroga impulsi ad alta frequenza e molto brevi, attivando il cloruro di sodio presente nei tessuti umani e trasformandolo in plasma. Sulla punta del bisturi si forma così un sottile strato di plasma che, fungendo da conduttore, riesce a vaporizzare e tagliare i tessuti, rompendo direttamente i legami molecolari. Il risultato dell'utilizzo di questo elettrobisturi monopolare al plasma è quindi un minor danno termico unito a una migliore guarigione e a un migliore risultato estetico".

"La collaborazione tra azienda sanitaria, Pink Lioness in Venice, Avapo Venezia e Reale società canottieri Bucintoro ha ormai trasformato questa generosità in un appuntamento annuale che si rinnova sempre - ringrazia il dg dell'Ulss 3 Edgardo Contato -. Siamo orgogliosi di ricevere ogni anno quanto raccolto con fatica e lungimiranza da queste donne, che hanno vissuto sulla loro pelle la difficoltà della malattia".

"Ringraziamo il primario e il direttore generale per aver accolto e apprezzato l'esito di questo nostro impegno solidale - aggiunge la capogruppo e coordinatrice della raccolta Francesca Baldi -. Questo impegno ha dietro la costanza di decine e decine di donne nel sostegno fattivo di altre donne che, in questo momento, affrontano il percorso di cura del tumore al seno".

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