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Interviste

Verso l’anniversario dell'assassinio di Eugenio Curiel

L'intervista Fabrizio Boscolo Caporale (Anpi Chioggia)

CHIOGGIA - Lunedì 24 febbraio ricorre l’80mo anniversario dell'assassinio di Eugenio Curiel. Curiel era un ebreo triestino, laureatosi in fisica a Padova, dove divenne anche docente di Matematiche complementari.

“Si stava avviando per lui una brillante carriera scientifica, interrotta dalle leggi razziali del 1938” afferma Fabrizio Boscolo Caporale, responsabile culturale della sezione Anpi di Chioggia, che continua: “un percorso parallelo a quello scientifico era quello politico: diede vita, insieme ad Ettore Luccini ed altri, a una cellula comunista, con la quale riuscirono ad infiltrarsi all'interno de “Il Bo”, il giornale dei giovani universitari fascisti. Si trattava di una attività che si diceva di “opposizione legale al fascismo”.

Nel 1939, dopo che aveva tentato di fuggire dall’Italia, fu arrestato e detenuto a San Vittore per poi essere confinato a nell'isola di Ventotene. Dopo che Mussolini fu destituito il 25 luglio 1943, Curiel ritornò in terraferma e ricoprì ruoli di primo piano: direttore de L’Unità, entra nelle Brigate Garibaldi e fonda insieme ad altri il Fronte della Gioventù, “un'organizzazione che raccoglie giovani di diverse tendenze politiche e culturali, tra cui anche molti cattolici”, come afferma Boscolo Caporale. Aveva rapporti con intellettuali importanti, come Elio Vittorini, Renato Guttuso, Ernesto Treccani, per cui Curiel si può definire una figura “prismatica, poliedrica, con tante sfaccettature sia culturali che politiche”. Curiel una figura innovativa ancora oggi, anche grazie alla sua idea di “democrazia progressiva, una idea di rivoluzione permanente che doveva percorrere sia la lotta di Liberazione sia la ricostruzione di una “Nuova Italia”, valorizzando la democrazia dal basso, gli organismi periferici, i gruppi di difesa della donna, i gruppi studenteschi per costruire una democrazia radicale”.

Infatti gli esiti della Resistenza non furono quelli auspicati da Curiel, “che era a favore della cooperazione tra i popoli, mentre invece si divise il mondo per sfere di influenza, a cui invece era molto contrario”, conclude Caporale. Eugenio Curiel verrà ricordato da Anpi, CGIL SPI Chioggia, Tavolo Cittadino per la Costituzione, Insieme ArTe - Amare Chioggia, il 23 aprile nella Sala Oratorio dei Filippini in un approfondimento storico critico sull’attualità del suo pensiero.

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