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Chioggia

Incidente sul lavoro, Dolfin difende Spisal e Ulss 3

Il consigliere della Lega: “L’uscita della Baldin fuori luogo: mi dissocio”

Incidente sul lavoro, Dolfin difende Spisal e Ulss 3

Marco Dolfin

SOTTOMARINA - Continuano le indagini sulla morte di Andrea Canzonieri, il 21enne operaio vicentino che ha perso la vita venerdì mattina in un cantiere per la costruzione di un condominio in via Marco Polo, a pochi metri dalla chiesa del Buon Pastore, a Sottomarina. Tutta la zona è stata posta sotto sequestro per permettere ai tecnici dello Spisal di completare le indagini e capire, con esattezza, cosa è successo quella maledetta mattina, quando è stato travolto da una lastra di metallo che non gli ha dato scampo. E soprattutto, serve capire anche se ci sono responsabilità o se ci sono state carenze di sicurezza all’interno del cantiere che hanno contribuito alla perdita della vita del 21enne.

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Il giovane operaio stava ripulendo la zona attorno al cassero che viene utilizzato per contenere le gettate di cemento. Una struttura provvisoria composta da elementi in legno e metallo. Una delle pareti, del peso di circa cinquanta chili, gli è caduta addosso non dandogli scampo. Nelle ore successive il mondo politico, ma anche quello sindacale, si è fatto sentire con forza per chiedere maggiori controlli e più prevenzione. Ne è scaturita anche una infuocata polemica tra la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin e l’Ulss 3 Serenissima. Polemica su cui oggi è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Marco Dolfin.

“Bene hanno fatto lo Spisal e l’Ulss 3 Serenissima a prendere subito le distanze da un’assurda uscita da parte della consigliera Baldin – il commento dell’esponente del Carroccio – mi sono recato anch’io sul posto, visto che abito a pochi metri di distanza, per verificare la situazione. Mi associo al dolore da amministratore e da padre soprattutto, è una tragedia immane. Chioggia fa fatica a ricordare altri incidenti di questa portata. Morti bianche che purtroppo avvengono alle volte per fatalità altre per negligenze che non sta a noi determinare. Sono gli organi competenti che lo devono fare ed è vergognoso che, quando la tragedia è ancora calda, ci sia qualcuno che specula su quanto accaduto e vada a puntare il dito. Sappiamo bene che ci sono delle carenze nello Spisal dal punto di vista del personale e che sono state investite, in questo ultimo periodo, risorse per ovviare al problema. Ma questo non significa che l’uscita impropria e fuori luogo da parte della Baldin sia corretta: leggere che lo Spisal doveva intervenire prima dell’accaduto mi lascia sgomento. Lo Spisal farà il suo lavoro e determinerà cause e concause di quanto accaduto, ma non si può accusare a monte senza nemmeno sapere cosa è successo. Lasciamo gli esperti del settore ad occuparsene, se c’è stata negligenza qualcuno ne risponderà, ma la politica non deve puntare, a priori, il dito contro qualcuno”. “Io – conclude Dolfin – mi dissocio da questo modo di fare politica”.

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