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IL CASO

Isola dell’Unione, il progetto c’è

Ma l’area ha una destinazione d’uso non sportiva e viene affidata solo annualmente

Isola dell’Unione, il progetto c’è

Ma l’area ha una destinazione d’uso non sportiva e viene affidata solo annualmente

CHIOGGIA - Un progetto da 1,65 milioni di euro per riqualificare tutta l’area dell’Isola dell’Unione, realizzando un centro sportivo per tutto il settore giovanile dell’Union Clodiense, interamente finanziato dalla società granata del presidente Ivano Boscolo Bielo. Ma c’è un problema: quell’area, che oggi è già in uso all’Union Clodiense, per larga parte è accatastata come “giardini pubblici”, ed è affidata annualmente alla società granata, proprio per ovviare a questa discrasia tra destinazione d’uso e stato di fatto. Tanto che l’assessore agli Eventi e allo Sport, Riccardo Griguolo, l’ha già destinata in agosto per il Sea Music Festival, cosa assolutamente legittima, facendo però saltare la piantumazione dei campi all’Union e ritardare di conseguenza l’inizio della stagione per gli oltre 300 iscritti del settore giovanile.

E’ un po’ il riassunto di quanto ha raccontato ieri il patron granata durante la conferenza stampa nella quale ha presentato il business plan per realizzare il centro sportivo dedicato al settore giovanile dell’Union Clodiense. Sono attualmente due i campi in uso, uno dove si disputano anche le partite dei giovani, e l’altro dove si tengono gli allenamenti (e che è censito, come detto, come “giardini pubblici”). Il progetto prevede che quest’ultimo sia realizzato in sintetico insieme a un altro campo a otto e due da calcetto. Poi gli spogliatoi, il magazzino e un punto ristoro.

“Abbiamo spedito ieri (martedì ndr) il progetto al sindaco, all’assessore e agli uffici competenti - ha spiegato Bielo - rimaniamo in attesa di una risposta”. Ma la questione, come poi ha spiegato, è piuttosto complicata. “L’area oggi ha una destinazione d’uso non sportiva, ipoteticamente non potremmo fare sport - spiega il presidente - non c’è alcuna convenzione col Comune, ma solo un affidamento annuale, non potendo redigere una convenzione per un’area che non è sportiva. Ma invece di risolvere la questione, mi dicono che vorrebbero dare l’area per fare un evento dal 7 al 17 agosto. Di solito in luglio c’è la semina e la manutenzione del campo affinché alla metà di agosto sia a disposizione dei bambini. Ma se agosto va via praticamente tutto per l’iniziativa, non ha senso che seminiamo prima, dovremmo farlo a settembre e i 300 nostri giovani si troverebbero a iniziare la stagione a ottobre inoltrato”.

“Nonostante abbia rappresentato questo problema all’amministrazione comunale, spiegando che dovrei sparpagliare tutti i ragazzini nei campi di tutto il Comune, frazioni comprese, con i disagi e i costi che ne conseguono, il Comune ha comunque deliberato l’affidamento dell’area gratuito agli organizzatori, mentre noi invece lo paghiamo” spiega Boscolo. “Da una parte non abbiamo titolo per protestare, visto che il nostro affidamento scade il 30 giugno, ma ci complica il cammino per la prossima stagione - osserva Bielo - abbiamo presentato questo progetto di riqualificazione di tutta l’Isola dell’Unione e vedremo cosa risponderà il Comune, anche se vedo poche aperture in questo senso. E così è difficile andare avanti”.

L’amarezza del patron si sposta anche sulla scarsa risposta della città rispetto al progetto sportivo triennale che sta portando avanti. “Così si fa fatica, se perdiamo i pezzi - riflette - abbiamo l’obbligo del settore giovanile ma se non riusciamo a gestirlo, diventa complicato. Ora parlerò con sindaco e assessore, ma la delibera di affidamento per l’evento di agosto l’hanno fatta senza neanche discutere con noi dei problemi”. “E’ tornata l’idea degli Orti per ospitare gli impianti sportivi, poi c’è la storia del vertiporto che vorrebbero nell’Isola dell’Unione - prosegue - ma sugli Orti se ne discute dal 1994, quando sindaco era Todaro. Ciclicamente torna, ma non se n’é mai fatto niente. Per questo la vedo dura che si possa risolvere il problema in tempi brevi, noi però dobbiamo dare risposte alle famiglie di 300 bambini, in questi anni ci siamo adattati e, con questo nuovo progetto, qui all’Isola dell’Unione potremmo risolverlo. Certo servirebbero almeno 20 anni per ammortizzare il milione e 650mila euro che dovremmo sborsare, per questo serve una convenzione che guardi al futuro. In quattro mesi noi i lavori li faremmo”.

“Devo ringraziare il Comune per quanto fatto al ‘Ballarin’, che è uno dei migliori impianti sportivi che adesso ci sono in Serie C - conclude Bielo - ma per programmare il futuro, che io vorrei non fosse solo dei prossimi tre anni, ma altri dieci o venti, serve una programmazione chiara”.

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