“Isola dell'Unione a vocazione sportiva”

CHIOGGIA – “Isola dell’Unione deve rimanere un’area a disposizione dello sport in città”. A chiederlo, ancora una volta, è l’ex partito di Maggioranza Fratelli d’Italia, con l’intervento del neo coordinatore del circolo comunale di Fratelli d’Italia Massimiliano Tiozzo Caenazzo.

Una richiesta che arriva alla luce anche delle dichiarazioni fatte dal presidente dell’Union Clodiense Chioggia Sottomarina Ivano Boscolo Bielo.

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Già a settembre dell’anno scorso, con i propri consiglieri comunali, Fratelli d’Italia aveva chiesto in consiglio comunale che la giunta si impegnasse in tal senso. Una richiesta sempre rispedita al mittente soprattutto perché il sindaco Mauro Armelao ha identificato, proprio in Isola dell’Unione, il posto migliore per il vertiporto dove dovrebbero atterrare e decollare i droni adibiti al trasporto di merci e, soprattutto, in un futuro prossimo, di turisti e cittadini che devono spostarsi fino a Venezia.

“Dopo la bocciatura del nostro ordine del giorno in consiglio comunale presentato dai nostri consiglieri – spiega Massimiliano Tiozzo Caenazzo – e che chiedeva di mantenere l’area con destinazione sport-tempo libero ora scopriamo, direttamente dalle parole del presidente granata Ivano Boscolo Bielo, che le attività del prossimo anno sono già a repentaglio e che la società ha una proposta progettuale anch’essa respinta dall’amministrazione che insiste con l’idea del vertiporto all’Isola dell’Unione. Chiediamo di ripensarci, il vertiporto vada eventualmente ipotizzato in una zona diversa, Isola dell’Unione deve rimanere alla città che fa sport ed assieme alla città ed a tutte le associazioni sportive vanno definiti i termini di una riqualificazione duratura. Oggi, in primis, si scongiurino difficoltà alle famiglie ed ai bambini delle squadre giovanili. Abbiamo una carenza storica di impiantistica e non ci possiamo permettere di eliminare un polo strategico come Isola dell’Unione. L’attenzione allo sport – conclude Tiozzo - è doverosa e deve essere concreta, non basta qualche foto assieme alla squadra il giorno della vittoria del campionato, bisogna ascoltare le società sportive e le famiglie che vogliono avviare i figli all’attività motoria”.