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ASSOCIAZIONI

Troppi rifiuti, le Tegnue alzano la voce

Piero Mescalchin spiega le iniziative per porre rimedio

Serve un gestore per le Tegnùe

Piero Mescalchin

CHIOGGIA - Tegnue di Chioggia: tanti rifiuti nell’area: l’associazione Tegnue del presidente e noto sub Piero Mescalchin studia il da farsi. Di recente l’area al largo di Chioggia, paradiso per i sub e molto importante a livello ambientale, è stata inserita nel progetto “Natura 2000” e sono gestite direttamente dal Comune.

Il presidente Mescalchin, di recente, ha fatto il punto della situazione: “Molte sono le novità - spiega - e come sempre non tutte positive per chi, come prima, le frequentava senza praticamente nessun obbligo. Sono stati aggiunti tre nuovi ormeggi, al momento con nomi provvisori (P237, P208, MR09b) e verranno sostituite le boe di attracco con altre più grandi, sicuramente più radarabili delle precedenti per evitare probabili collisioni, saranno anche appesantite con una grossa catena per tenerle in verticale. Mi sto preoccupando personalmente dell’eventuale regolamento che è richiesto per le Zona speciale di conservazione perché non sia di ostacolo alla fruizione turistica subacquea e non rischi di far diventare difficoltoso l’accesso. Ho fatto presente a molti che l’associazione ha gestito direttamente con la Regione Veneto l’area delle Tegnue negli anni 2003-2008 con un semplice sistema che permetteva il controllo totale del traffico su ogni boa e di conoscere il numero di subacquei in immersione".

Continua: "Altro problema è come organizzare i percorsi subacquei, necessari per la sicurezza, data la poca visibilità dell’acqua. A suo tempo erano gestiti dai club di tutto il Veneto, ma data l’assoluta mancanza di controllo venivano sistematicamente distrutti, principalmente da azioni di pesca, principalmente sportiva. Difficile ora recuperare questa preziosa opera di stesura e manutenzione fatta in completo volontariato. Ora la Capitaneria di Porto ha garantito la costante presenza, ma stiamo anche contattando agenzie di Droni che possano pattugliare la zona”.

Ma tra i punti che destano più preoccupazioni c’è sicuramente quello riguardante i rifiuti.

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