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VENEZIA
14.03.2025 - 11:35
VENEZIA - Le piogge incessanti di queste ore stanno mettendo a dura prova il territorio di Venezia e Chioggia. In questo contesto, il Mose, il sistema di dighe mobili progettato per proteggere Venezia dall'acqua alta, è stato attivato, dimostrando ancora una volta la sua importanza strategica.
Da ore, il Veneto è stretto nella morsa di un maltempo che sembra non voler concedere tregua. Le previsioni meteo non lasciano spazio a dubbi: la pioggia continuerà a cadere copiosa sia oggi che domani, alimentando la preoccupazione tra i residenti e le autorità locali.
A Venezia, l'attivazione del Mose è diventata una misura necessaria per contrastare l'innalzamento del livello del mare e proteggere la città lagunare dagli allagamenti. Questo sistema di dighe mobili, nonostante le critiche e le polemiche che lo hanno accompagnato sin dalla sua progettazione, si è rivelato fondamentale per salvaguardare il patrimonio storico e culturale di Venezia.
Mentre la pioggia imperversa nelle aree urbane, le Dolomiti si vestono di bianco. A Cortina d'Ampezzo, la neve ha raggiunto i 2 centimetri, mentre ad Arabba e nelle zone del Nevegal e del Bosco del Cansiglio, le nevicate hanno toccato punte di 10 centimetri. Sull'altopiano di Asiago, la coltre bianca varia tra i 10 e i 15 centimetri. Queste nevicate, se da un lato regalano un paesaggio incantato, dall'altro rappresentano una sfida per la viabilità e la sicurezza delle comunità montane.
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