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Cavarzere

Addio al re di orti e giardini

Si è spento a 82 anni Fernando Greggio, stimato imprenditore agricolo

Addio al re di orti e giardini

CAVARZERE - Il 15 marzo si è spento nella sua abitazione di Cavarzere Fernando Greggio, lasciando un’eredità che va ben oltre i campi e le serre che ha costruito con le sue mani. Se n’è andato un uomo che ha fatto del lavoro la sua missione, della famiglia il suo rifugio, della comunità la sua responsabilità. Un uomo che, con visione e determinazione, ha trasformato un’attività contadina in un’impresa innovativa, creando opportunità per tante persone e portando il nome della sua famiglia a essere sinonimo di qualità e affidabilità.

Nato il 22 febbraio 1943 nelle campagne di Cavarzere, Fernando apparteneva a una tradizionale famiglia contadina veneta. Fin da ragazzo, la sua vita è stata segnata dal senso del dovere: il destino lo ha messo presto alla prova con la perdita prematura del padre, mentre lui stava svolgendo il servizio militare. Poteva essere una battuta d’arresto, un ostacolo insormontabile, ma Fernando ha scelto di trasformarlo in un punto di ripartenza. Con il fratello Antonio ha preso in mano l’azienda agricola di famiglia, cercando di farla crescere e adattandola ai tempi. Fu una scelta coraggiosa quella di abbandonare la produzione di vino per dedicarsi alla coltivazione di ortaggi, ma Fernando non era un uomo che si accontentava. Guardava avanti, immaginava il futuro, anticipava i cambiamenti. Negli anni ’70, con un’intuizione che avrebbe segnato la storia agricola del Veneto, ha costruito le prime serre della regione, aprendo la strada a una nuova era per l’agricoltura locale. Il clima non sarebbe più stato un limite: la sua terra avrebbe dato frutti tutto l’anno. Con la stessa dedizione con cui curava le sue coltivazioni, ha costruito anche la sua famiglia.

Accanto a lui, sempre, sua moglie Rita Iseppato, compagna di vita e di lavoro. Insieme hanno condiviso sogni, fatiche, sacrifici, senza mai perdere di vista l’obiettivo: garantire un futuro migliore ai loro figli, Tullia e Dario. Se la determinazione di Fernando lo ha reso un imprenditore di successo, è stato il suo cuore a renderlo un uomo indimenticabile. Non ha mai considerato l’azienda solo un affare personale: per lui era anche un modo per dare lavoro e dignità a tante persone. Negli anni, ha offerto occupazione a molti abitanti di Cavarzere, creando legami di fiducia e riconoscenza che sono durati una vita intera. Nel tempo, l’attività è cambiata, evolvendosi dalla floricoltura al vivaismo, con il figlio Dario che ha raccolto il testimone. Ma Fernando non si è mai fermato: fino agli ultimi giorni ha continuato a seguire l’azienda con la stessa passione di sempre, perché il lavoro era parte di lui, il motore della sua esistenza.

Cavarzere perde uno dei suoi uomini migliori, un pioniere, un lavoratore instancabile, un sognatore con i piedi ben piantati nella terra. Chi lo ha conosciuto sa che la sua eredità è ovunque: nelle serre che ha costruito, nelle persone che ha aiutato, nei consigli che dispensava con saggezza e affetto. Il figlio Dario, profondamente provato con emozione ricorda così il papà: “Fernando, mio papà, non è più tra noi, ma il suo spirito continuerà a vivere nelle sue radici, nei semi che ha piantato e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di camminare al suo fianco. Grazie papà, la tua storia continuerà a fiorire”. I funerali si terranno mercoledì 19 marzo alle 10 nel Duomo di San Mauro a Cavarzere.

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