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Dal panin onto al fegato alla veneziana: crescono i prodotti nell’elenco nazionale dei Pat

Caner: "In Veneto non solo si vive bene, ma si mangia e si beve bene"

Dal panin onto al fegato alla veneziana: crescono i  prodotti nell’elenco nazionale dei Pat

VENEZIA - Il Veneto rafforza la sua posizione tra le regioni italiane più impegnate nella conservazione e promozione delle tipicità agroalimentari. Con l'inserimento di altri 10 prodotti nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Masaf) ha aggiornato l’elenco, giunto alla sua 25^ revisione, portando il totale dei PAT veneti a ben 413, su un totale di 5.717 tipicità italiane.

I nuovi ingressi riguardano una selezione di prelibatezze tipiche del Veneto, come il panin onto, il baccalà all’ebraica, il club sandwich del Doge, lo zabajon, il fegato alla veneziana, la nafta, i bigoli in salsa, il bollito alla padovana, i tartufi dei colli Euganei trifolati e il brodo de gaina. Questi piatti, simboli della tradizione gastronomica locale, sono stati riconosciuti per la loro storicità e per l’adozione di metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura tramandati di generazione in generazione.

Federico Caner, assessore regionale all’Agricoltura, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento ottenuto, sottolineando come l'inserimento di questi nuovi PAT rafforzi ulteriormente la posizione del Veneto, che si conferma al 4° posto nella classifica delle regioni con il maggior numero di prodotti agroalimentari tradizionali, dopo Campania, Lazio e Toscana. In particolare, l'aggiornamento mette in luce il distacco crescente della regione rispetto all’Emilia Romagna, che con 383 prodotti si trova ora dietro il Veneto.

Il sistema di riconoscimento dei PAT, avviato nel 2001 e aggiornato annualmente, prevede che i prodotti siano legati a tradizioni consolidate da almeno 25 anni. Ciò implica che le metodiche di preparazione e le ricette siano rimaste sostanzialmente invariate nel tempo, rappresentando autentiche tradizioni locali. Il numero crescente di prodotti veneti in questo elenco conferma l’importanza della gastronomia regionale, che non solo preserva il patrimonio culturale, ma funge anche da grande motore per il turismo e l’economia del territorio.

"In Veneto non solo si vive bene – ha dichiarato Caner – ma si mangia e si beve bene. I nostri prodotti agroalimentari e tradizionali sono una ricchezza che si traduce in un potentissimo biglietto da visita del Veneto nel mondo, un grande volano turistico e culturale".

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