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Ulss 3
31.03.2025 - 16:05
VENEZIA - Il Padiglione Rama dell'Ulss 3 Serenissima ha ospitato un importante convegno dal titolo "Violenza di genere: nuove acquisizioni di scienza e diritto". L'iniziativa ha coinvolto numerose istituzioni locali e regionali con l'obiettivo di rafforzare il contrasto alla violenza contro donne, minori e persone vulnerabili.
"Come azienda sanitaria - spiega Edgardo Contato, il Direttore Generale - sappiamo che il nostro compito è l'azione quotidiana di contrasto alla violenza di genere, nei Pronto Soccorso, negli Ospedali, nei distretti, e attraverso la rete delle iniziative di presa in carico attivate in collaborazione con le istituzioni del territorio. E però riteniamo necessario un continuo aggiornamento, perché questa azione sia sempre più efficace e coordinata: per questo, qui al Rama, abbiamo radunato le esperienze, i protocolli, le conoscenza, le realtà, le istituzioni e le persone. Non tralasciamo nulla di quanto possiamo imparare, e condividere, a protezione delle donne, a tutela delle famiglie e dei minori".
Tra i temi affrontati venerdì, ci sono la rete preventiva territoriale, gli esiti processuali, i protocolli in uso, le ricadute della violenza di genere sui minori e le esperienze cliniche nei loro confronti. Ancora, si è fatto il punto sull'evoluzione normativa, sul vademecum operativo per i professionisti sanitari, sulla rete antiviolenza, sul tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne; si è parlato di dipendenze e violenza di genere, screening tossicologico neonatale, costi sociali, educazione e formazione degli insegnanti sull'affettività, ruolo del Comitato unico di garanzia della Regione Veneto. Tra gli interventi della prima giornata, quello dell'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin: "Il nostro obiettivo - ha spiegato - è rafforzare e consolidare la rete territoriale antiviolenza per contribuire al contrasto di un fenomeno che scuote le coscienze per i numeri in continua crescita: i contatti ricevuti dai centri antiviolenza nel 2023 sono stati quasi 7200 (nel 2022 erano 6.009), mentre le donne prese in carico complessivamente nel corso del 2023 sono state 3.628 in aumento rispetto al 2022 (3.325). Contiamo ancora 1500 gli interventi attraverso le cure del pronto soccorso. Diventa quindi fondamentale tenere alta l'attenzione: è importante che nella Rete antiviolenza della Regione del Veneto, costituita da 25 Centri antiviolenza (CAV), 32 Sportelli e 37 case rifugio, siano coinvolti tutti i soggetti interessati dal fenomeno, dalle Aziende sanitarie alle Istituzioni, alle Forze dell'Ordine, alla Magistratura, alle associazioni. La violenza contro le donne richiede la presa in carico di ogni singolo individuo al fine di effettuare un reale cambiamento culturale e rispristinare l'inviolabilità dei diritti delle donne".
Nella giornata di sabato, i quattrocento operatori iscritti al convegno hanno potuto aggiornare le loro conoscenze in tema di neuroanatomia della violenza agita e subita, strumenti preventivi, shaken baby syndrome, protocolli operativi diagnostici sui minori vittime di violenza, segnalazioni di violenza domestica.
Nel quadro della due giorni al Padiglione Rama si è discusso del ruolo cruciale svolto dalle forze dell'ordine nella prevenzione della violenza, e del compito che può svolgere la stampa nel contrasto alla violenza, e infine dei dispositivi del Cav a favore delle vittime di violenza, attraverso gruppi di lavoro con presentazioni di casi clinici.
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