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Arrivano i "barcavelox" contro l'alta velocità delle imbarcazioni

Nuove norme per il traffico acqueo a Venezia: telecamere e sanzioni per ridurre il moto ondoso

Arrivano i "barcavelox" contro l'alta velocità delle imbarcazioni

VENEZIA - Venezia si prepara a una svolta epocale nella gestione del traffico acqueo, con l'introduzione dei "barcavelox", un sistema di controllo della velocità delle imbarcazioni che promette di ridurre il moto ondoso nei canali della città lagunare. 

Martedì scorso, la giunta comunale ha dato il via libera al provvedimento che aggiorna il Regolamento sulla circolazione acquea nel comune di Venezia. Il 17 aprile, il testo inizierà il suo percorso in commissione, per poi approdare in Consiglio comunale per il voto finale. Nel frattempo, una conferenza di servizi coinvolgerà tutti i soggetti interessati, tra cui la Capitaneria, l'Ispettorato di porto, la Guardia di Finanza, il Provveditorato alle opere pubbliche del Trivento e l'Autorità per la Laguna, per l'approvazione del regolamento e l'aggiornamento delle ordinanze.

Il cuore del nuovo sistema è rappresentato dalle 55 telecamere del sistema Si.Sa, già installate per monitorare i canali comunali. La polizia locale ha inviato a metà marzo l'istanza di omologazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un passo fondamentale per il riconoscimento ufficiale del sistema. "Ci saranno un paio di mesi di prova 'in bianco', come avviene sempre, e poi partiremo a sanzionare", ha dichiarato il comandante della Polizia Locale, Marco Agostini. Il sistema sanzionatorio sarà attivo sperimentalmente fino al 13 dicembre 2026.

La novità principale del sistema è che gli accertatori potranno utilizzare le apparecchiature anche senza la presenza diretta degli agenti, purché la violazione sia documentata con sistemi fotografici o videografici. Al valore della velocità rilevato sarà applicata una riduzione del 10%, con un minimo di due chilometri orari, per tenere conto della tolleranza strumentale. Con l'introduzione dei "barcavelox", Venezia si avvia verso una gestione più sostenibile e sicura del traffico acqueo, un passo necessario per preservare la bellezza e l'integrità della città lagunare.

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