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Cavarzere e Chioggia si presentano ad Osaka

Il sindaco Munari racconta i fatti che segnato profondamente la storia e le bellezze locali

Cavarzere e Chioggia si presentano ad Osaka

CAVARZERE - Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 la città di Osaka, in Giappone, ospita la nuova edizione dell’Expo Internazionale, uno degli appuntamenti mondiali più attesi, capace di attrarre l’attenzione di 153 paesi partecipanti e oltre 28 milioni di visitatori. Il tema scelto è ambizioso: “Progettare la società futura per le nostre vite”, una riflessione globale sul futuro dell’umanità. A incarnare lo spirito dell’Esposizione è Myaku Myaku, la mascotte ufficiale, un mutaforma ispirato a cellule viventi e al legame con l’acqua, simbolo della vita e del cambiamento. In questo contesto internazionale di grandissimo rilievo, la Città metropolitana di Venezia partecipa con un video racconto dei suoi Comuni, proiettato in loop fino al 22 aprile all’interno del padiglione Italia, dove il territorio veneziano viene raccontato attraverso le sue eccellenze storiche, artistiche, culturali e ambientali. Tra i protagonisti anche Cavarzere e Chioggia, con i rispettivi sindaci Pierfrancesco Munari e Mauro Armelao, che con i loro interventi danno volto e voce alle specificità dei due centri del basso veneziano.

Il sindaco di Cavarzere, Pierfrancesco Munari, presenta il suo Comune come “il più a sud della Città metropolitana di Venezia”, con una superficie di circa 140 chilometri quadrati e 13mila abitanti. Ricorda come il nome stesso della città – Cavarzere – derivi da caput aggeris, ovvero “capo dell’argine”, riferimento simbolico a una terra da sempre legata alla lotta contro l’acqua. Munari rievoca due eventi tragici che hanno segnato profondamente la storia locale: il bombardamento alleato del 27 aprile 1945, che rase al suolo il paese per impedire la ritirata delle truppe tedesche, e la drammatica alluvione del 1951. Ma Cavarzere è anche luogo di rinascita e identità, come dimostrano Palazzo Barbiani e la Torre Civica, entrambi simboli architettonici della città e opere dell’architetto bolognese da cui prendono il nome.

Accanto al racconto di Munari, il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, sottolinea la millenaria storia della sua città, che “è più antica di Venezia” e custodisce l’orologio da torre più antico al mondo ancora in funzione. Chioggia viene descritta come una città ricca e dinamica, con una forte vocazione turistica grazie alle sue spiagge, ma anche profondamente legata alla pesca, all’agricoltura e a un patrimonio culturale e architettonico di grande valore. “Un vero gioiello della laguna di Venezia”, così la definisce Armelao.

Le due città si inseriscono così in uno scenario affascinante e innovativo: il Padiglione Italia, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects, è un’architettura sostenibile in legno modulare, rivestita da una pelle tessile traspirante, pensata per comportarsi come un organismo vivente. Chiamato “Hangar del Sapere”, è un laboratorio a cielo aperto dove arte, scienza, tecnologia e artigianato si incontrano, ponendo l’accento sull’eccellenza del made in Italy, tra memoria e innovazione.

Tra gli spazi più suggestivi del padiglione: “Fare con le mani”, area che mette in dialogo creatività e artigianato contemporaneo; il Teatro immersivo, dove la tradizione scenica italiana incontra influenze nipponiche; La città ideale, dove convivono arte, salute, benessere e tecnologia; il suggestivo Giardino all’italiana, una terrazza verde di 900 metri tra siepi e piante in stile contemporaneo; e infine uno spazio intenso dedicato al Padiglione della Santa Sede, con opere provenienti dai Musei Vaticani, tra cui La Deposizione di Caravaggio. Attraverso questa vetrina internazionale, Cavarzere e Chioggia raccontano non solo la propria storia e il proprio patrimonio, ma si fanno ambasciatrici di un’identità veneta che guarda al futuro senza dimenticare le radici. E lo fanno in un luogo dove ogni dettaglio parla di bellezza, resilienza e visione.

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