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25 aprile: il messaggio di Luca Zaia

Il presidente della Regione Veneto ricorda il sacrificio dei cittadini veneti durante la Seconda Guerra Mondiale

25 aprile: il messaggio di Luca Zaia

VENEZIA - Alla vigilia dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso un pensiero significativo sul valore storico e simbolico di questa data.

“Venticinque aprile, è un anniversario ancora più importante quest’anno. Sono ottant’anni, infatti, che con la Liberazione, il nostro Paese ha ritrovato il suo posto naturale nella comunità internazionale che condivide gli ideali di libertà e democrazia” ha dichiarato Zaia. “Combattendo la dittatura che negava le libere aspirazioni dei cittadini e imboccando quella scelta democratica inequivocabile tradotta poi nella Costituzione, da quella data del 1945, la nostra società ha ripreso un cammino di riscatto. Ha saputo guardare al futuro, affrontare un percorso di crescita che, grazie al lavoro della nostra gente, ha portato la terra veneta ad essere uno dei più attivi distretti produttivi a livello internazionale. Dai valori della Liberazione si è delineato il nostro futuro di popolo. Festeggiamo, quindi, una data fondamentale nella nostra storia che per noi veneti assume anche una ulteriore valenza, essendo da sempre celebrata nel giorno dedicato a San Marco”.

Zaia prosegue ricordando il sacrificio dei cittadini veneti durante la Seconda Guerra Mondiale, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria storica: “Abbiamo il dovere di ricordare come il Veneto e i suoi cittadini hanno pagato a caro prezzo la riconquista della libertà. Il ricordo di quei giorni è un vero capitale morale che ci impone di tenere viva la memoria di avvenimenti con cui nella nostra regione è stata scritta una delle pagine più importanti della Guerra di Liberazione e della rinascita democratica”.

Il presidente evidenzia poi i numerosi riconoscimenti e omaggi tributati alla regione: “Lo testimoniano i numerosi Comuni decorati per l’impegno in quei giorni dei loro cittadini, i lunghi elenchi di vittime delle stragi e della barbarie compiute in città e paesi, il nome di oltre cinquanta veneti onorati allo Yad Vashem come Giusti tra le Nazioni, l’antica tradizione di libertà dell’Università di Padova, unico ateneo in Italia ad essere insignito di Medaglia d’Oro al Valore militare per quelle vicende”.

Zaia non dimentica nemmeno le sofferenze vissute dalle famiglie e dalle comunità, citando le deportazioni e le privazioni: “Ma la Resistenza non fu soltanto quella attiva o combattuta con le armi. Fu anche quella vissuta nella crudele realtà delle deportazioni e delle privazioni con cui si è misurata ogni famiglia e ogni comunità. Anche per questo il valore della libertà è stato per i nostri nonni motore di progresso e di ricostruzione”.

Infine, il Governatore riflette sull’attualità della libertà e della pace, mettendo in guardia dalle minacce che ancora oggi il mondo affronta: “Dal 25 aprile di ottant’anni fa la nostra terra ha conosciuto il suo più lungo periodo di pace, insegnandoci che è un valore universale. Un capitale che, oggi, è purtroppo minacciato da oltre sessanta focolai di guerre in tutto il mondo”.

Zaia conclude con un messaggio di gratitudine e rispetto per i testimoni e i protagonisti di quel periodo: “In questo ottantesimo anniversario invio un saluto ai superstiti tra i combattenti della Resistenza ancora tra noi e a tutti coloro in quel travagliato periodo hanno saputo scegliere la via dell’impegno e del rischio senza voltarsi dall’altra parte di fronte a tante tragedie. Sono testimoni e veri protagonisti della nostra storia”.

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