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LA POLEMICA

Romea, “no al dirottamento in autostrada”

Per l’ex comandante della Polizia locale è “una soluzione populista di difficile attuazione”

Romea, “no al dirottamento in autostrada”

L'ex comandante Michele Tiozzo

Per l’ex comandante della Polizia locale è “una soluzione populista di difficile attuazione”

CHIOGGIA – “Demagogica e irrealizzabile la proposta di dirottare i mezzi pesanti della statale Romea in autostrada”.

L’ex comandante della polizia locale Michele Tiozzo boccia una delle ipotesi che, attualmente, sta circolando maggiormente per cercare di aumentare la sicurezza lungo la famigerata 309, dove negli ultimi 20 giorni si sono registrate ben 5 vittime in altrettanti incidenti.

Credo poco a questa proposta di deviare il traffico dei mezzi pesanti – spiega l’ex comandante Tiozzo – una soluzione semplicistica e populista di difficile attuazione. Immaginate cosa voglia dire selezionare migliaia di mezzi pesanti vicino al polo autostradale di Mestre. Come si fa a distinguere quali camion è giusto che facciano la Romea perché diretti a Chioggia o a Rosolina e chi invece sta andando ad, esempio, ad Ascoli Piceno. Impossibile controllare tutti i mezzi. Si finirebbe con il mettere un cartello di divieto che poi prontamente non sarebbe rispettato e con sanzioni solo in caso di controllo”.

Il sindaco Armelao, nell’ultimo consiglio comunale, ha spiegato che la Regione ha commissionato uno studio sul traffico della 309: “Cosa si deve ancora studiare? - si chiede Michele Tiozzo – i dati sono stranoti. Ci sono statistiche dell’Aci di 30 anni fa che confermavano come, sulla Romea, ci fosse una media di 25 morti ogni 100 km, nel resto d’Italia 3,3. Insomma, chi percorre la Romea ha l’800% di possibilità in più di morire per strada rispetto alle altre arterie e in Veneto ci sono i tratti più pericolosi come il rettilineo da Rosara a Mira dove si verificano la maggior parte degli incidenti mortali”.

Quali soluzioni potrebbero quindi essere migliori per aumentare la sicurezza sulla Romea: “Lo dico da tanto – conclude Tiozzo – i camion non sono l’unico problema. Moltissimi morti ci sono stati in incidenti auto contro auto o auto contro moto. La maggior parte dei mortali si verificano per frontali e quindi per invasione della carreggiata di senso opposto. Fare un nuovo tracciato della Romea avrebbe tempi biblici: servono interventi mirati e di minor costo. Due di questi utilissimi sarebbe di allargare le corsie a destra e a sinistra e di mettere il guardrail a separare, fisicamente, i due sensi di marcia. Certo che così si andrebbe più lentamente, ma si avrebbe una buona certezza di arrivare vivi con 10 minuti di ritardo. Altra soluzione è di eliminare tutti gli incroci a raso e sostituirli con delle rotonde. E’ stato fatto in Corsica su tutte le litoranee e sono stati abbattuti notevolmente gli incidenti mortali”.

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