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La burocrazia rallenta i lavori al ponte della Fossetta

Bisognerà anche adeguare il quadro economico: l’importo dell’intervento ha superato il preventivo.

La burocrazia rallenta i lavori al ponte della Fossetta

Il ponte della Fossetta.

CHIOGGIA - Ponte della Fossetta: l’inizio del cantiere è ancora una chimera. La questione è stata affrontata in consiglio comunale con una interpellanza del consigliere del Pd Maurizio Salvagno che, più volte in questi anni, si è interessato della questione chiedendo tempi certi per l’intervento all’amministrazione comunale. “L’ultima volta l’assessore ai lavori pubblici Angelo Mancin aveva garantito che i lavori sarebbero iniziati nei primi mesi del 2025 - ha spiegato nel suo intervento l’esponente dem - ormai siamo a maggio quindi deduco che il cantiere non sia partito come doveva. Ho chiesto anche lumi al dirigente dei lavori pubblici Stefano Penzo senza però avere risposta e così mi sono informato per conto mio, scoprendo che il progetto è ancora fermo presso la Sovrintendenza di Venezia”.

L’assessore ai lavori pubblici Angelo Mancin ha spiegato che “la burocrazia ha rallentato non poco la situazione. Il professor Enzo Civiero, a fine 2024, ha presentato gli elaborati alla Soprintendenza che, tramite l’architetto Gargiulo, ha fatto pervenire osservazioni e richieste di modifiche con l’obiettivo di perfezionare il progetto e poi approvare il quadro economico. L’ultimo incontro si è tenuto il 15 aprile e un altro era in calendario a inizio maggio. Progetto definitivo ed esecutivo stanno andando avanti parallelamente per ridurre i tempi. Con le modifiche l’importo complessivo dei lavori supererà il costo che inizialmente era stato previsto e servirà, quindi, anche adeguare il quadro economico e procedere a un rifinanziamento”.

Tradotto in tempi burocratici, potrebbero servire ancora un paio di mesi per chiudere l’iter e poi sperare che, finalmente, il cantiere venga aperto. Una storia infinita, quella del ponte della Fossetta. A dicembre 2022 l’amministrazione comunale aveva formalizzato l’incarico all’architetto Enzo Siviero per progettare il risanamento del manufatto tanto atteso, non solo dai residenti di via della Fossetta, ma da tutta la città essendo strategico, soprattutto durante l’estate, per raggiungere Borgo San Giovanni da Sottomarina e viceversa senza utilizzare la trafficata viabilità principale. Il ponte è chiuso da oltre 5 anni e, a rendere complicata la sua riapertura il fatto che la Sovraintendenza lo abbia classificato come “di rilevanza dal punto di vista storico”.

Per questo motivo si è dovuta abbandonare quella che era la strada più semplice viste le condizioni in cui versava il ponte: la sua demolizione e successiva ricostruzione ex novo. La Sovraintendenza ha dato mandato di salvare la struttura e, da qui, la necessità di affidare il progetto a un tecnico specialista come l’architetto Siviero. Una volta completato tutto l’iter burocratico e ottenuto l’ok della Sovraintendenza serviranno un anno e mezzo di lavori per restituire finalmente il ponte alla città e agli abitanti del quartiere della Fossetta.

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