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Cavarzere
18.05.2025 - 18:39
CAVARZERE - Una festa che è anche una promessa per il futuro. Sabato mattina scorso, nella cornice di Palazzo Danielato, istituzioni, volontari e cittadini hanno celebrato i dieci anni di attività del Centro Sollievo di Cavarzere, struttura nata per offrire sostegno a chi convive con le fragilità della memoria – le demenze, in primo luogo – e alle loro famiglie.
“Dieci anni di cura, presenza e comunità” ha sottolineato il sindaco Pierfrancesco Munari, ricordando come il servizio sia “molto più di un progetto assistenziale: è una rete virtuosa che tiene insieme volontari, operatori sanitari, familiari e istituzioni”. Un ringraziamento particolare è andato agli “instancabili volontari” e al personale dell’Ulss 3 Serenissima, partner fondamentale dell’iniziativa, oltre alle realtà associative che ogni giorno contribuiscono a mantenere vivo il centro.
I Centri Sollievo – diffusissimi in Veneto sulla base di un protocollo regionale – offrono momenti di incontro, laboratori di stimolazione cognitiva e supporto psicologico, con l’obiettivo di dare “respiro” ai caregiver e conservare il più a lungo possibile l’autonomia di chi è colpito da malattia di Alzheimer o patologie affini. A Cavarzere, il servizio si è imposto come punto di riferimento per numerose famiglie del territorio. “Qui la dignità della persona resta al centro, anche quando le parole si fanno più difficili e i gesti più lenti” ha ricordato Munari.
La cerimonia ha visto la partecipazione degli operatori sanitari, dei rappresentanti delle associazioni e di molti familiari degli utenti. Nel corso dell’incontro sono state ripercorse le tappe più significative del decennio: dalla prima apertura delle porte nel 2014 agli sviluppi più recenti, con l’introduzione di nuovi laboratori creativi e momenti di socializzazione intergenerazionale.
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