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LA SCOPERTA

Acqua dolce sotto la costa

Svolta del progetto SwamRisk contro la siccità

Acqua dolce sotto la costa

CHIOGGIA - Il progetto SwamRisk (acronimo di “Subsurface WAter monitoring and Management to prevent drought risk in coastal systems”) svela una risorsa nascosta: acqua dolce sotto la costa. Il progetto SwamRisk, finanziato dal programma Interreg Italia Croazia 2021-2027, ha fatto una scoperta importante nella lotta alla siccità e all'intrusione salina. L'obiettivo del progetto è comprendere meglio l'impatto dei cambiamenti climatici sugli acquiferi costieri. Nel territorio del Consorzio di bonifica Adige euganeo, le indagini si sono concentrate in due siti strategici del territorio, più precisamente Buoro e Punta Gorzone. A Punta Gorzone, le operazioni di escavo dei pozzi piezometrici hanno rivelato informazioni preziose per contrastare la salinizzazione dei suoli. I carotaggi hanno intercettato due corpi acquiferi con sedimenti prelevati per analisi. Il pozzo più profondo ha rivelato una sorpresa positiva: acqua dolce tra i 28 e i 35 metri di profondità, con una concentrazione salina di appena 1 grammo per litro. “Questa scoperta è fondamentale per noi - afferma Fabrizio Bertin, presidente del Consorzio - per comprendere lo stato del territorio e studiare contromisure per contrastare l'intrusione salina”. Il progetto SwamRisk, avviato nel 2024, è dedicato al monitoraggio e alla gestione delle acque sotterranee per mitigare il rischio di siccità e intrusione salina e si concentra su due aree di studio principali: la Laguna di Venezia e il delta del Po in Italia, e il delta del fiume Neretva in Croazia. SwamRisk fornirà informazioni essenziali per proteggere il territorio costiero dai cambiamenti climatici.

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