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IL CASO

Centri estivi, Marangon si difende

L’assessore alle politiche sociali replica alle critiche: “Stesso stanziamento, più equità”

Centri estivi, Marangon si difende

CHIOGGIA – Sui centri estivi l’assessore alle politiche sociali Sandro Marangon difende le proprie scelte: “Ogni novità ha bisogno di un periodo di assestamento” - le sue parole. La rivoluzione ha attirato molti commenti critici da parte dell’opposizione. Negli anni passati, il Comune affidava l'organizzazione dei centri estivi a due realtà del terzo settore del territorio: il costo per le famiglie era di circa 200 euro a bambino per quattro settimane, dalle 8 alle 13, senza pranzo, una cifra in linea con le tariffe di altri comuni del veneziano. “Tuttavia – spiega l’assessore Marangon - questo modello presentava alcune criticità: accoglieva un numero limitato di bambini, circa 250, e non prevedeva una valutazione basata sulla capacità economica delle famiglie. Inoltre, l'organizzazione era completamente demandata alle associazioni, senza un coinvolgimento diretto del Comune nella gestione delle attività”.

Per l'estate 2025, l'Amministrazione ha deciso di utilizzare lo stesso stanziamento dell’anno precedente, destinandolo all’introduzione di un contributo economico di 100 euro, stanziamento che può aumentare in relazione al numero di domande ricevute, per ciascun minore residente a Chioggia, di età compresa tra i 3 e i 14 anni (l’anno scorso l’età dei ragazzi per ottenere il contributo si fermava agli 11 anni) appartenente a nuclei familiari con Isee non superiore a 15mila euro. “Questo contributo – continua l’assessore Marangon - disciplinato da un apposito bando, mira a sostenere le famiglie meno abbienti, permettendo loro di accedere ai numerosi centri estivi presenti sul territorio, più comodi e rispondenti alle esigenze di ciascuna famiglia. Il contributo che abbiamo deliberato va nella precisa direzione intrapresa dall’Amministrazione Armelao fin dal suo insediamento: il sostegno alle famiglie. Per i ragazzi, partecipare a momenti di crescita e svago come i centri estivi è essenziale. Con questo incentivo veniamo incontro alle esigenze di tanti nostri concittadini”.

I centri estivi negli immobili comunali (in fase di definizione) sono: 3-6 anni, Madre Teresa di Calcutta, Padovan, Don Milani, Merlin; 6-11 Arena. “Garantiamo, quindi – continua ancora Marangon - la stessa offerta dell’anno precedente. A questi a breve si aggiungeranno altri centri estivi in altri plessi della città, senza contare poi l’offerta di centri estivi privati, con tariffe a partire da 120 euro per 4 settimane.

Un aspetto fondamentale del nuovo modello è l'attenzione verso i bambini con disabilità. In accordo con l'Aulss, i minori che durante l'anno scolastico sono seguiti da un Operatore Socio Sanitario (Oss) continueranno a ricevere assistenza anche nei centri estivi scelti dalle famiglie, fino a un massimo di otto settimane. Questo garantisce la continuità del supporto e favorisce l'inclusione dei bambini con disabilità nelle attività estive”.

Per l’assessore alle politiche sociali ogni cambiamento deve prima essere valutato sul campo: “Serve un periodo di assestamento – conclude - il nuovo modello sarà oggetto di valutazione al termine dell'estate. L'obiettivo è comprendere l'efficacia della misura e apportare eventuali correttivi per migliorare ulteriormente il servizio offerto alle famiglie. Quello adottato dal Comune di Chioggia è un modello già scelto da altri Comuni, sia più grandi, come Padova, sia più piccoli, come Mirano. Questi come altri Enti hanno optato per il sostegno alle famiglie attraverso contributi economici per la frequenza ai centri estivi, riconoscendo i limiti del modello a gestione comunale diretta o in coprogettazione”.

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