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la tragedia di Giulia

"Serve uno sconto di pena per Turetta"

La difesa di Filippo Turetta contro la condanna all'ergastolo, mentre la Procura insiste su crudeltà e stalking

Turetta, arriva l'ergastolo

Filippo Turetta, davanti alla Corte d'Assise di Venezia

Il caso di Filippo Turetta, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin, si arricchisce di nuovi sviluppi. L'avvocato difensore Giuseppe Caruso ha depositato un appello presso il tribunale di Venezia, chiedendo uno sconto di pena per il suo assistito. Questa mossa arriva il giorno successivo all'appello della Procura, che insiste sul riconoscimento delle aggravanti di stalking e crudeltà.


Il delitto di Giulia Cecchettin ha scosso profondamente l'Italia non solo per la brutalità dell'atto, ma anche per le implicazioni sociali che porta con sé. Filippo Turetta è stato condannato in primo grado all'ergastolo. Secondo l'accusa, le 75 pugnalate inflitte e l'aggressione durata oltre 20 minuti avrebbero prolungato l'agonia della giovane vittima, rendendo evidente la crudeltà dell'atto.

L'avvocato Caruso, nel suo appello, mira a smontare la tesi della premeditazione sostenuta dal pubblico ministero Andrea Petroni. La difesa contesta l'aggravante che ha portato alla condanna all'ergastolo, cercando di ottenere il riconoscimento delle attenuanti generiche. Queste attenuanti, non riconosciute in primo grado, potrebbero ridurre la pena se accettate. La difesa sottolinea che l'azione, seppur efferata, non sarebbe stata premeditata e chiede di considerare la possibilità di motivi meno abietti dietro il gesto.

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