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La sicurezza sale sul podio

Premiati gli eroi silenziosi delle autostrade italiane

 La sicurezza sale sul podio

VENEZIA - Mentre il Giro d’Italia si prepara a scalare le Dolomiti, a Treviso è andata in scena un’altra tappa, meno rumorosa ma altrettanto carica di significato: quella del coraggio quotidiano. Si è conclusa qui l’edizione 2025 de “Gli Eroi della Sicurezza”, l’iniziativa nata nel 2012 dalla collaborazione tra Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia, che celebra chi ogni giorno veglia sulle arterie stradali del Paese con competenza, umanità e prontezza d’intervento.

Nel cuore della città veneta, prima della partenza dei corridori, sono saliti simbolicamente sul podio uomini e donne che operano lontano dai riflettori, ma il cui contributo è spesso decisivo per salvare vite. Tra questi, l’Agente Scelto Francesco Patruno, l’Agente Claudio Congiu e i due Agenti in prova Alessandro Magnifico e Michelangelo Sciascia: lo scorso agosto, durante un violento nubifragio sulla Tangenziale di Bologna, hanno soccorso tre persone bloccate in auto dall’allagamento, interrompendo il traffico e portandole in salvo con determinazione e lucidità.

Non meno toccante il riconoscimento attribuito ad Alberto Piccolo, operatore della Direzione di Tronco di Udine, che ha evitato una tragedia sull’A27 instaurando un contatto salvifico con un uomo in stato confusionale, fermo sul ciglio dell’autostrada con intenzioni estreme. Un gesto di umanità e sangue freddo che ha fatto la differenza.

Premiati anche Tania Sabotha, Marino Cossio e Angelo Pittino, operatori del Tronco di Udine, per due interventi tempestivi su veicoli in fiamme lungo l’A23 Udine-Tarvisio. In entrambi i casi hanno coordinato le operazioni di sicurezza con efficacia, permettendo ai soccorsi di agire in piena sicurezza ed evitando conseguenze potenzialmente gravi.

Nel corso del Giro, saranno 27 gli “eroi” che riceveranno un tributo pubblico: 12 tra gli operatori della Polizia Stradale e 15 dipendenti del Gruppo Autostrade per l’Italia, selezionati per l’impegno che quotidianamente va ben oltre il semplice dovere. Un viaggio lungo lo Stivale che ha portato alla ribalta storie di professionalità, sacrificio e dedizione, rendendo visibile ciò che solitamente accade dietro le quinte della mobilità nazionale.

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