VENEZIA - Torna domenica 1° giugno la Festa della Sensa, una delle celebrazioni più antiche e identitarie della città lagunare, con cui Venezia rinnova il suo legame secolare con il mare in una cerimonia carica di simbolismo e memoria storica. In questa edizione, sarà Palermo la città protagonista del gemellaggio, raccogliendo l’anello dogale che nel 2024 era stato affidato a Tirana, passando così il testimone di una tradizione che unisce terre d’acqua e culture del Mediterraneo.
Un rito che affonda le radici nella storia della Serenissima e che, secoli dopo, continua a richiamare il senso profondo del legame tra Venezia e il suo elemento primordiale: l’acqua. E proprio l’acqua è il trait d’union tra le due capitali del Mare Nostrum. “Lo sposalizio con il mare è una delle tradizioni più vive della nostra città – ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro – e celebrarlo insieme a Palermo e al suo sindaco è per noi importantissimo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino palermitano, Roberto Lagalla, che ha definito l’invito a Venezia un “omaggio alla storia di due porti di civiltà, due anime che l’acqua unisce nel nome della cultura, della pace e del dialogo”.
La giornata inizierà alle ore 9 con la cerimonia istituzionale a Palazzo Ducale, riservata alle autorità, e proseguirà alle 10 con il suggestivo Corteo acqueo della Sensa, guidato dalla Dogaressa a bordo della “Serenissima”, fino al tradizionale sposalizio del mare davanti alla chiesa di San Nicolò del Lido. Alle 10.40 è previsto l’alzabandiera al Forte Sant’Andrea, mentre alle 11.15 si terrà la celebrazione della messa per la solennità dell’Ascensione, preceduta dal Coro Serenissima che si esibirà nel piazzale della chiesa.
La manifestazione, inserita nel calendario del Salone Nautico di Venezia, si conferma così non solo un appuntamento di grande valore storico e simbolico, ma anche un’occasione per consolidare il rapporto tra la città e il suo ambiente naturale, in un dialogo costante tra memoria, identità e futuro.