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veneto
04.06.2025 - 12:26
BELLUNO - Due giovani padovani, entrambi diciottenni, hanno vissuto una disavventura che difficilmente dimenticheranno. Lunedì 2 giugno, mentre a Belluno si respirava già aria di estate, i due ragazzi si sono trovati bloccati in uno scenario invernale sulle Dolomiti meridionali di Zoldo, precisamente sul monte Schiara, a quota 2.262 metri. La loro avventura, iniziata con l'intento di attraversare la montagna, si è trasformata in un incubo quando si sono resi conto di non poter proseguire a causa della neve insidiosa.
Alle 9.15 del mattino, i ragazzi hanno contattato il 118, consapevoli di non poter tornare indietro, soprattutto per il pericoloso tratto della gola del Bivio con la Zacchi. L'elicottero del 118 è decollato da Pieve di Cadore, ma le condizioni meteo avverse hanno impedito un avvicinamento diretto. I tecnici del Soccorso alpino sono stati quindi sbarcati a Forcella Nerville, da dove hanno proseguito a piedi. Fortunatamente, alcuni escursionisti attrezzati hanno raggiunto i ragazzi e si sono offerti di accompagnarli a valle, rendendo superfluo l'intervento diretto dei soccorritori.
Nonostante il lieto fine, la vicenda potrebbe avere un costo significativo per i due giovani. Il Suem 118 sta valutando se addebitare loro le spese del soccorso, che ammontano a 90 euro per ogni minuto di volo dell'elicottero. Un prezzo che potrebbe risultare salato, ma che sottolinea l'importanza di essere adeguatamente preparati quando si affrontano escursioni in montagna.
Il Soccorso alpino ha colto l'occasione per ricordare l'importanza di equipaggiarsi correttamente quando si affrontano le montagne, soprattutto in condizioni invernali. Abbigliamento, scarpe e attrezzature adeguate, insieme a una buona capacità di muoversi in contesti difficili, sono essenziali per evitare situazioni di pericolo. La montagna, con i suoi versanti esposti a nord e gli accumuli di neve, può riservare sorprese anche a chi si sente sicuro delle proprie capacità. Questa vicenda, oltre a mettere in luce l'efficienza e la prontezza del sistema di soccorso, serve da monito per tutti coloro che si avventurano in montagna senza la dovuta preparazione. La sicurezza non è mai un optional, e la prudenza è sempre la migliore compagna di viaggio.
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