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MOBILITA'

Venezia Milano in 15 minuti con Hyper Transfer

Un progetto rivoluzionario per viaggiare a velocità supersonica, cercando investitori per un futuro sostenibile

Hyper Transfer: il futuro della mobilità parte dal Veneto

VENEZIA - Immaginate di poter viaggiare da Milano a Venezia in soli 15 minuti, o da Roma a Venezia in appena mezz'ora. Non è fantascienza, ma il cuore pulsante di un progetto visionario che sta prendendo forma nel Veneto. L'Hyper Transfer, una capsula a levitazione magnetica che promette di rivoluzionare il trasporto, è pronto a trasformare il modo in cui concepiamo la mobilità. Presentato dal presidente del Veneto, Luca Zaia, al salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera, questo progetto ambizioso è il frutto di una collaborazione tra Italferr, Webuild, Leonardo e l'Università di Padova.

L'Hyper Transfer è una capsula di 32 metri che viaggia all'interno di un tubo conduttore a bassa pressione, capace di trasportare 40 persone o 12 tonnellate di merce a velocità superiori a quelle di un aereo. Con una velocità di prova fino a 630 km/h e una futura tratta commerciale che potrebbe raggiungere i 1000 km/h, questo sistema di trasporto promette di essere silenzioso e a zero emissioni. La capsula, realizzata in carboresina, è stata paragonata a un "aereo senza ali" da Gianluca Toscano di Leonardo.

Il primo test track sperimentale, lungo 10 chilometri, richiederà un investimento di circa un miliardo di euro. Sarà realizzato lungo l'asse autostradale di Cav, tra Padova e Venezia, e rappresenterà una verifica sul campo delle tecnologie impiegate. Zaia ha sottolineato l'importanza di attrarre investitori internazionali per portare avanti il progetto, che potrebbe diventare uno standard globale di mobilità sostenibile.

Il progetto è sostenuto da un gruppo di professionisti che ha lavorato per oltre un anno, con uno studio di fattibilità che ha dato esito positivo. La presidente di Cav, Monica Manto, ha evidenziato la solidità delle tecnologie utilizzate, mentre Giuseppe Gugliotta di Webuild ha sottolineato l'assenza di ostacoli tecnologici alla realizzazione del progetto. Alessandro Beghi dell'Università di Padova ha ribadito l'importanza di intervenire sui trasporti per un uso più sostenibile del territorio.


Zaia ha dichiarato che il Veneto sarà la culla della rivoluzione dei trasporti, con un sistema che riduce il rumore e i consumi, producendo più energia di quanta ne consuma grazie ai pannelli fotovoltaici lungo il tracciato. Il progetto non sarà riservato a pochi, ma potrà diventare uno standard accessibile a tutti. Il Veneto si conferma così un laboratorio di innovazione, pronto ad accogliere stakeholder, investitori e governi interessati a collaborare o replicare il modello.

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