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SOTTOMARINA
05.06.2025 - 13:31
Il progetto del ponte anti cuneo salino
Coltivazioni minacciate, estate alle porte e iter impantanato: la crisi idrica preoccupa
SOTTOMARINA – Il cantiere per lo sbarramento contro il cuneo salino alla foce del Brenta è ancora bloccato e cresce la preoccupazione tra agricoltori, amministratori locali e cittadini. L’intervento, considerato strategico per la salvaguardia dell’agricoltura e della viabilità del territorio, sarà al centro di una tavola rotonda in programma per martedì 10 giugno alle 17 all’hotel Mosella di Sottomarina.
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L’incontro, intitolato “Il sale che risale, cuneo salino in Brenta”, è promosso da Legacoop Veneto, Cia Veneto, Confagricoltura Veneto e Coldiretti Veneto. Il tema è di stretta attualità: l’intrusione salina che risale il fiume Brenta minaccia sempre più da vicino le coltivazioni, in particolare quelle seminative, rendendo impraticabile l’uso agricolo dell’acqua fluviale. Il fenomeno ha già messo in crisi decine di aziende agricole del territorio e rischia di aggravarsi con l’arrivo dell’estate.
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L’opera di sbarramento alla foce del fiume avrebbe il compito di contrastare questo avanzamento, ma i lavori al momento restano fermi e l’intervento è ancora in una fase di stallo burocratico e operativo. Alla tavola rotonda interverranno il sindaco di Chioggia Mauro Armelao, il commissario straordinario nazionale all’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, il presidente del Consorzio di bonifica Adige-Euganeo Fabrizio Bertin, e Franco Contarin, direttore dell’Area Bonifica e Irrigazione della Regione Veneto. Sarà presente anche Stefano Tosini, direttore tecnico della Kostruttiva, l’azienda a cui è stata affidata la realizzazione dell’opera.
Durante l’incontro verranno illustrati nel dettaglio l’iter progettuale e gli aspetti tecnici dello sbarramento, mentre le principali organizzazioni agricole della regione porteranno la voce di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con un’acqua che si fa sempre più salata. A essere coinvolti non sono solo gli agricoltori, ma anche migliaia di cittadini e turisti che ogni anno raggiungono le spiagge di Sottomarina, potenzialmente interessati dagli effetti che un’emergenza idrica non gestita potrebbe avere sul territorio.
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