Cerca

L’evento

Morgan: “Io uguale ai diversi”

Autentico e fuori dagli schemi emoziona e propone un’orchestra con gli stessi ragazzi

Morgan: “Io uguale ai diversi”

Autentico e fuori dagli schemi emoziona e propone un’orchestra con gli stessi ragazzi

CHIOGGIA - Morgan star a Chioggia: il concerto in auditorium San Nicolò, il suo inno alla diversità e lo show in conferenza stampa. La grande festa per i 30 anni della cooperativa sociale Prometeo è stato un grande successo. Il presidente Carlo Muccio ha voluto come testimonial proprio il grande cantautore e, alla fine, ha avuto ragione. “30 anni in cui abbiamo fatto tantissime cose – ha raccontato Muccio – e siamo felici di aver portato Morgan a Chioggia. Un ospite criticato, che divide, un diverso’, come si definisce lui, ma un'artista a tutto tondo, con tutte le sfumature che questo aggettivo si porta appresso, dalla indiscutibile ed enorme cultura, controverso, ma vero. I ragazzi lo hanno incontrato e lui è stato disponibilissimo con loro. E’ stato veramente molto piacevole e il concerto in auditorium era la giusta conclusione di questa festa per i nostri 30 anni”.

Morgan è stato protagonista subito in conferenza stampa di presentazione dell’evento mercoledì pomeriggio nella sede della Prometeo. “Chioggia è molto bella mi piace – ha detto – se il sindaco Armelao (presente a fianco a lui) mi dà una casa io mi trasferisco qui per realizzare una orchestra con questi splendidi ragazzi della Prometeo”. Morgan ha poi parlato di sé stesso e della musica e di cosa lo accomuna con i ragazzi diversi’ e con l’associazione: “Non era la prima volta che venivo a Chioggia – ha spiegato – io sono di Milano e, da bambino, queste zone erano molto frequentate dai miei genitori. L’area del Delta del Po’ tra i lidi ferraresi e Chioggia è molto bella. È una città molto particolare, bella, particolare e unica. Sono molto felice di essere qui per i 30 anni della Prometeo.

Siamo in un’epoca di grande individualismo, in tutto il mondo ed esempi come questo sono veramente una dimostrazione di coraggio e di umanità. Oggi è più difficile ancora resistere nel fare cose come queste. 30 anni fa c’erano più valori sociali, c’era più capacità degli esseri umani di spendersi. Oggi è il contrario, si guarda solo ai propri interessi. La dimostrazione di questo coraggio è che sono stato chiamato io: è più facile dire no a me che a dire sì, perché vengo visto come un elemento di disturbo, troppo autentico per essere presentabile in certi ambienti dove vige l’ipocrisia. In un anno non sono riuscito a lavorare, non mi ha chiamato nessuno. Questi ragazzi, quando li ho incontrati, mi hanno emozionato. Sono stato onorato di essere stato scelto. Tutti parlano di inclusività, ma poi alla fine pochissimi fanno qualcosa. Questo è un mondo che esclude, io questi ragazzi li chiamerei diversi’ perché sono uguali a me.

Io mi sento un simile di chi è diverso perché sono particolarmente connesso con l’unicità.” Mercoledì sera il concerto all’auditorium: tutto esaurito e grandi applausi per l’artista, ma anche per la Prometeo che, da anni, segue i ragazzi speciali del territorio con passione e determinazione.


Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400