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Terremoto in giunta: il sindaco revoca l’incarico alla vicesindaca Zennaro

Tensioni nella maggioranza, approvata mozione di censura con voti anche interni: “Venuto meno il rapporto fiduciario”

Terremoto in giunta: il sindaco revoca l’incarico alla vicesindaca Zennaro

il vicesindaco Elena Zennaro

CHIOGGIA - Colpo di scena nelle aule del Comune di Chioggia: il sindaco Mauro Armelao ha firmato la revoca dell’incarico di assessore e vicesindaco all’avvocata Elena Zennaro, ponendo fine a mesi di tensioni interne alla maggioranza. Il provvedimento, immediatamente esecutivo, fa seguito a un clima sempre più teso all'interno dell’amministrazione comunale, culminato con l’approvazione di una mozione di censura votata anche da una parte della stessa maggioranza.

Il sindaco ha motivato la revoca con il venir meno del rapporto fiduciario che deve sussistere non solo tra primo cittadino e assessori, ma anche tra questi ultimi e la coalizione di maggioranza che sostiene la giunta. Secondo il decreto, la scelta rientra pienamente nelle prerogative del sindaco e non richiede alcuna preventiva comunicazione all’interessata, trattandosi di una valutazione squisitamente politico-amministrativa.

La decisione arriva dopo settimane di polemiche seguite alla partecipazione della vice sindaca Zennaro a un evento politico fuori dal territorio comunale in rappresentanza dell’Udc, episodio che aveva sollevato critiche non solo dall’opposizione ma anche da una parte della maggioranza. Il clima si era ulteriormente deteriorato durante l’ultima seduta del consiglio comunale, quando una mozione di censura nei confronti della Zennaro era stata approvata con 8 voti favorevoli, 5 contrari e un astenuto. Considerando che i consiglieri di opposizione erano 7, è emerso chiaramente che almeno un esponente della maggioranza ha votato contro la propria vice sindaca, sancendo nei fatti la rottura interna.

Fratelli d’Italia, dai banchi dell’opposizione, aveva parlato di una “maggioranza in frantumi”, sottolineando come il voto rappresenti un vero e proprio scaricabarile politico nei confronti della numero due della giunta. Il partito aveva definito l’esito della votazione un messaggio inequivocabile per il sindaco Armelao, criticato per aver fino a oggi ignorato i segnali di sfiducia provenienti dai suoi alleati. “Non è un semplice episodio – avevano scritto in una nota – ma la dimostrazione che su un tema importante come il giudizio sul vicesindaco, una maggioranza non c’è più.”

Anche il Partito Democratico aveva attaccato duramente l’amministrazione. I consiglieri Lucio Tiozzo Fasolo e Maurizio Salvagno hanno parlato di “liti continue nella maggioranza” e di un sindaco incapace di gestire le tensioni, sottolineando come Lega e Forza Italia da tempo chiedessero l’estromissione di Zennaro dalla giunta. Il mancato intervento di Armelao – accusavano i dem – ha solo peggiorato la situazione, lasciando irrisolti i problemi cittadini in un clima di paralisi istituzionale.

Nonostante la presa di posizione inizialmente contraria alla revoca, il sindaco ha infine ceduto, formalizzando il provvedimento e assumendosi l’interim delle deleghe precedentemente affidate alla Zennaro, tra cui Pari Opportunità, Cultura, Demanio, Agricoltura, Privacy, Trasparenza e Affari Istituzionali. Le deleghe resteranno nelle mani del primo cittadino fino alla nomina di un nuovo assessore, che dovrà avvenire con un atto successivo.

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