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L’università rimarrà in centro: accordo verso il rinnovo

L’ateneo di Padova potrà continuare a utilizzare i locali di palazzo Grassi: oltre al dipartimento, anche il museo e il centro di educazione ambientale.

L’università rimarrà in centro: accordo verso il rinnovo

Oltre all'ateneo, a palazzo Grassi anche il museo.

CHIOGGIA - Comune e università di Padova avanti assieme: a fine anno pronta la convenzione per continuare ad utilizzare palazzo Grassi. La prestigiosa sede in pieno centro storico ospita il dipartimento di biologia marina, con l’università di Padova che garantisce anche l’apertura del museo di zoologia marina Olivi. Sempre all’interno del palazzo si trova la sede della Fondazione Clodiense e del centro di educazione ambientale.

L’assessore all’istruzione Sandro Marangon, in consiglio comunale, ha garantito che il rapporto continuerà, nonostante la convenzione tra Comune e università sia scaduta a dicembre 2023. “Abbiamo fatto incontri per approfondire la questione e trovare un accordo con l’università. Si è deciso di aprire un periodo ponte di due anni, mentre la nuova convenzione è in fase di valutazione da parte dell’università e dovrebbe decorrere dal primo gennaio 2026. Finora vi era stata una partecipazione da parte nostra delle spese per l’utenza (50mila euro) e una per il museo pari a 35mila euro”.

Il Partito democratico ha però sollevato parecchi dubbi sulla questione, in particolare per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria effettuati dall’università nel 2024: “Di questi lavori non vi è alcuna traccia nel bilancio comunale - ha spiegato la consigliere dem Barbara Penzo - e il Comune non è ancora stato in grado di spiegare il perché. Com’è possibile che ci siano stati dei lavori in un palazzo comunale e che non si sappia né quanto ha speso l’università né che lavori sono stati fatti? Non vi è traccia di questo nemmeno nel nuovo bilancio 2025-27 e l’amministrazione comunale continua ad essere poco trasparente per quanto riguarda questo aspetto. Attendiamo ora di vedere la nuova convenzione per poterla analizzare”.

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