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LA PROTESTA

"No space for Bezos" sfida il magnate americano

Protesta pacifica contro Bezos a Venezia: il comitato bloccherà i canali il 28 giugno, "vera data delle nozze"

Il matrimonio di Bezos a Venezia: lusso, polemiche e tariffe alle stelle

Sanchez e Bezos

VENEZIA - Nel cuore di Venezia, tra le calli e i canali che da secoli raccontano storie di potere e ribellione, si prepara una nuova sfida. Il comitato "No space for Bezos" ha annunciato una protesta pacifica e colorata per il 28 giugno, decisa a bloccare i canali d'acqua che conducono alla Scuola Grande della Misericordia. Qui, Jeff Bezos, il magnate di Amazon, ha in programma un evento esclusivo, parte delle sue nozze con la giornalista e pilota Lauren Sanchez. Infatti per il comitato le "vere date delle nozze sono dal 26 al 28 giugno" e non come si è detto in questi giorni, dal 24 al 26. 

La mobilitazione è stata confermata durante un'assemblea pubblica tenutasi all'Erbaria a Rialto, un luogo simbolico nel cuore di Venezia. Il comitato, che riunisce diverse realtà locali tra cui il Laboratorio Morion e l'Anpi, si oppone non tanto al matrimonio in sé, quanto all'arroganza percepita di Bezos, definito un "tecno feudatario" da Tommaso Cacciari, uno dei portavoce. La protesta nasce dalla volontà di difendere la dignità di Venezia, città che, secondo gli attivisti, non può essere ridotta a semplice sfondo per le celebrazioni di un uomo che, a loro avviso, sfrutta i lavoratori e appoggia politiche discutibili.


La tensione è palpabile, soprattutto dopo l'azione dimostrativa sul campanile di San Giorgio, dove gli attivisti hanno esposto uno striscione contro Bezos. Questo gesto ha portato a una denuncia per interruzione di servizio e occupazione abusiva, presentata dall'Ordine dei Benedettini. L'Abate Stefano Visintin ha consegnato un esposto alla Questura, sottolineando che il personale è stato trattato male durante l'azione. Gli attivisti, tuttavia, sostengono che i video dimostreranno la loro innocenza.


La protesta ha suscitato reazioni contrastanti anche tra le autorità locali. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha criticato duramente il comitato, definendolo una "minoranza piccolissima" che danneggia l'immagine della città. Al contrario, Cacciari ha ribattuto, accusando il sindaco di svendere Venezia e di essere un "mendicante". Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo disappunto, definendo la protesta un danno per il Veneto. Cacciari ha risposto accusando Zaia di incoerenza, ricordando come in passato difendesse i piccoli artigiani, ora minacciati dalle multinazionali come Amazon.


Le nozze di Bezos e Sanchez promettono di essere un evento esclusivo, con festeggiamenti in vari luoghi iconici di Venezia. Tuttavia, la loro organizzazione ha sollevato polemiche, soprattutto per le condizioni imposte ai lavoratori coinvolti, a cui è stato chiesto di mantenere il silenzio su quanto accade. La protesta del comitato "No space for Bezos" si propone di essere un atto di resistenza pacifica, un modo per ricordare che Venezia non è solo una cornice per eventi di lusso, ma una città viva, con una comunità che lotta per la propria dignità.

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