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VENETO
14.06.2025 - 08:37
Il dramma si è consumato nel tardo pomeriggio di ieri, 12 giugno, quando un passante, intorno alle 19, ha notato una bicicletta e alcuni effetti personali abbandonati lungo l'argine del fiume Fratta, a Merlara. Questo ritrovamento ha innescato una serie di eventi che hanno portato alla scoperta del corpo senza vita di un uomo di 35 anni, residente del posto.
Il passante ha immediatamente allertato i servizi di emergenza, temendo che qualcuno potesse essere in pericolo. Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Este e diverse squadre dei vigili del fuoco. La situazione ha richiesto l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia, che hanno illuminato l'area e avviato le ricerche nel fiume.
Nel cuore della notte, i sommozzatori hanno rinvenuto il corpo dell'uomo, un operaio 35enne di origine marocchina che viveva a Merlara con i genitori. La vittima non presentava segni di violenza, escludendo così l'ipotesi di un omicidio. Le autorità ritengono più probabile una caduta accidentale nel fiume, aggravata dalla forte corrente presente nella zona. L'ipotesi di un gesto autolesionistico è considerata remota e non supportata da prove concrete.
Ora spetta al pubblico ministero di turno decidere se procedere con un esame autoptico per chiarire definitivamente le cause del decesso, o se restituire la salma alla famiglia per le esequie.
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