Movida molesta: denunce a raffica

CHIOGGIA - Movida “molesta”: weekend intenso per la polizia e i carabinieri di Chioggia. Nel corso dell’ultimo fine settimana i carabinieri della compagnia locale hanno svolto un servizio coordinato di controllo del territorio pattugliando piazze, parchi, locali e molte altre aree sensibili. I militari, monitorando le principali vie di accesso ai centri cittadini, in particolare in arco serale e notturno, hanno sorpreso alcuni utenti della strada alla guida di veicoli con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Infatti, sono state deferite all’autorità giudiziaria quattro persone per guida in stato di ebbrezza, con conseguente ritiro della patente di guida. Durante il servizio, sono stati identificate 165 persone, controllati 54 mezzi e segnalati sei giovani all’autorità prefettizia per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale. Nei prossimi giorni i carabinieri della compagnia di Chioggia intensificheranno i servizi preventivi lungo le arterie stradali di accesso alla località balneare.

Domenica intensa anche per la polizia di Stato che ha arrestato un uomo per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’episodio si è registrato durante un servizio di controllo del territorio, nei pressi di un locale di Sottomarina. Qui i poliziotti sono stati avvicinati da un soggetto in evidente stato confusionale che ha assunto un atteggiamento sempre più minaccioso nei loro confronti, nonostante i ripetuti tentativi degli agenti di riportare la situazione alla normalità.

L’uomo ha provato a sottrarsi ai controlli con un atteggiamento sempre più violento che è poi sfociato nell’aggressione. A quel punto i poliziotti, dopo aver bloccato il soggetto, lo hanno condotto presso gli uffici del commissariato per gli opportuni accertamenti. Anche durante il tragitto l’uomo si è dimostrato poco collaborativo e ha tentato di sfondare a calci il finestrino posteriore dell’autovettura di servizio. L’uomo è stato arrestato per il reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il suo comportamento sarà ora oggetto di valutazione da parte del giudice nel procedimento penale a suo carico.