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ISOLA VERDE
18.06.2025 - 13:49
Marco Biolcati
ISOLA VERDE - Isola Verde, cittadini e residenti protestano sul web: “Spiaggia libera irraggiungibile rispetto all'anno scorso”. Su più gruppi Facebook sono apparsi messaggi di critica per le scelte fatte, quest'anno, dall'amministrazione comunale. “Con la recente riperimetrazione delle concessioni balneari a Isola Verde, approvata dalla Giunta comunale e in attesa di ratifica da parte del Consiglio, qualcosa di fondamentale sembra essere stato trascurato: l’accessibilità effettiva alle spiagge libere per residenti e turisti - si legge in un post -. Sebbene il Comune sottolinei il rispetto del parametro regionale che prevede almeno il 20% di spiaggia libera, nella pratica le spiagge centrali, quelle più vicine ai parcheggi e ai servizi, sono quasi del tutto scomparse. Per accedere alle aree libere bisogna oggi percorrere centinaia di metri sotto il sole, superando passaggi angusti definiti dai limiti delle concessioni. In alcuni tratti non riescono a passare nemmeno due passeggini o due carrozzine, rendendo la spiaggia libera un diritto negato per molte famiglie e per le persone con disabilità. Chioggia è una località che vive di turismo e accoglienza, ma senza un reale equilibrio tra concessioni private e spazi pubblici fruibili, si rischia di escludere una fascia crescente di cittadini. L’erosione costiera è un problema reale, e gli operatori balneari meritano sostegno, ma non può essere affrontato sacrificando i diritti di tutti gli altri”. Cittadini che ora chiedono al comune di ripristinare un tratto di spiaggia libera accessibile in zona centrale e di garantire corridoi di accesso ampi e sicuri, in grado di accogliere il passaggio simultaneo di passeggini, carrozzine e mezzi di soccorso. “Una spiaggia - sottolineano - è veramente ‘libera’ solo se è raggiungibile e utilizzabile da tutti”. Critiche che non sono condivise dal presidente di Ascot Spiagge Giorgio Bellemo: “I percorsi non sono assolutamente cambiati sono gli stessi identici degli anni scorsi. Alcuni percorsi passano dentro le proprietà di condomini che non fanno passare gli estranei. I condomini affittano ai turisti le case con i posti alla spiaggia libera. Sono abituati ad avere la spiaggia davanti casa e per loro diventa una spiaggia privata, ma non funziona di certo così”. Bellemo rilancia e chiede più controlli nelle spiagge libere: “Non è possibile - conclude - che gli stabilimenti siano sottoposti a controlli quasi quotidiani e che gli ombrelloni debbano stare a 4 metri di distanza l'uno dall'altro, mentre nelle spiagge libere, senza che nessuno verifichi, ci sono veri e propri accampamenti di persone e ombrelloni”.
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