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Veneto
19.06.2025 - 11:54
VENEZIA – Dalla periferia dell’Avana a via Orlanda, a Campalto. È qui che la trentunenne Tamayo Santana Yaimaris, medico cubano, ha cominciato da tre settimane la sua nuova vita da medico di famiglia in Italia, grazie alla Campagna internazionale di reclutamento medici promossa dall’Ulss 3 Serenissima nel 2023.
Un percorso lungo e coraggioso, iniziato tra i vicoli della capitale cubana dove, da bambina, Yaimaris aveva fatto una promessa: se fosse guarita dalla sua malattia, sarebbe diventata medico. Così è stato. A 24 anni si laurea in Medicina all’Università di Guantanamo, poi inizia a lavorare per il servizio sanitario cubano seguendo oltre duemila pazienti con uno stipendio di appena 50 dollari al mese.
Tra visite domiciliari, turni di guardia e prevenzione sanitaria, trascorre tre anni intensi prima di decidere, nel 2021, di cercare una nuova opportunità in Europa. Arriva in Italia, senza conoscere la lingua, e si mette subito a studiare. Frequenta corsi di italiano e ogni giorno conversa con i vicini per migliorarsi.
Poi, nell’estate del 2023, quel messaggio visto in TV: "Dottore, la città più bella del mondo ti aspetta". È lo slogan della campagna dell’Ulss 3, che cerca medici da inserire nel territorio veneziano. "Sembrava parlasse proprio a me", ricorda Yaimaris. Invia subito la candidatura.
Da lì inizia un iter complesso: riconoscimento del titolo, documentazione, pratica linguistica, e un intenso periodo di studio per affrontare l’esame di equipollenza richiesto dal Ministero della Salute. A marzo 2025, supera con successo l’esame all’Università La Sapienza di Roma. Su 221 candidati extracomunitari, solo in 21 vengono abilitati: lei è tra questi.
A giugno entra ufficialmente nell’Ordine dei medici di Venezia. Il primo del mese prende servizio come medico di base nella medicina di gruppo di Campalto, con oltre 1.200 pazienti assegnati. "Mi trovo benissimo, i pazienti sono meravigliosi, e i colleghi mi hanno accolta con calore e rispetto", racconta con emozione.
Per il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, la sua presenza è decisiva: "Grazie alla dottoressa Yaimaris, la medicina di gruppo può continuare a garantire il servizio. È un esempio di professionalità, coraggio e determinazione, un valore per l’intera comunità veneziana".
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