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Veneto
20.06.2025 - 11:55
VENEZIA - La Tari, la tassa sui rifiuti, aumenta per tutti i contribuenti italiani. La causa? L’introduzione del tanto atteso bonus Tari, uno sconto del 25% destinato alle famiglie con un ISEE fino a 9.530 euro, o fino a 20mila euro se con almeno quattro figli a carico. Un’agevolazione sociale prevista fin dal decreto fiscale 2020 e ufficializzata solo quest’anno con il DPCM 24 del 21 gennaio 2025, ma che porta con sé un paradosso fiscale destinato a far discutere.
Il problema? Non sono state stanziate coperture economiche specifiche per finanziare il bonus. Di conseguenza, il costo dell’agevolazione ricade direttamente su tutti gli altri contribuenti, attraverso una componente perequativa applicata in bolletta a tutte le utenze, domestiche e non domestiche. Lo ha stabilito Arera con una delibera del 1° aprile 2025. In pratica, anche chi ha diritto allo sconto dovrà comunque sostenere un aumento della tassa, mentre chi non ne beneficia sarà chiamato a finanziare il fondo con un aumento generalizzato.
Questo meccanismo crea un vero e proprio paradosso: si introduce uno sconto sociale senza prevedere un fondo statale dedicato, spostando così l’onere sulle bollette di tutti. Un sistema che rischia di generare malcontento tra i cittadini, chiamati a pagare di più per finanziare un’agevolazione destinata a una platea limitata.
Al momento non è ancora noto l’entità dell’aumento che ogni contribuente dovrà sostenere, ma è certo che la Tari sarà rimodulata in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. L’importo della componente perequativa sarà calcolato secondo il principio di proporzionalità, senza tener conto della quantità effettiva di rifiuti prodotti. Tra i criteri più probabili per la determinazione dell’importo figurano i metri quadri dell’immobile, il numero degli occupanti e la tipologia dell’utenza, domestica o non domestica.
Così, mentre il bonus Tari 2025 nasce con l’obiettivo di sostenere le famiglie in difficoltà economica, la mancanza di risorse dedicate ha trasformato lo sconto in un aumento generalizzato per milioni di italiani. Una misura che, in attesa di conoscere le cifre precise del rincaro, si profila come un vero e proprio boomerang per tutti i contribuenti .
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