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20.06.2025 - 11:38
Il sindaco Mauro Armelao con una grande nave da crociera
CHIOGGIA – "O tornano le navi di media stazza, o chiederemo di sviluppare il diporto in quelle zone". Con queste parole il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha dato il tono all’incontro che ha animato la mattinata di oggi nella città lagunare, chiamando a raccolta istituzioni, operatori e stakeholder per un confronto serrato sul futuro del turismo crocieristico e dello small cruising. Parole forti, quelle del primo cittadino, rivolte a chi – anche tramite la stampa – avrebbe messo in discussione l’operato dell’amministrazione in materia portuale: "Non posso accettare che rappresentanti di categoria escano pubblicamente denigrando le problematiche della nostra città".
Al centro del dibattito, ospitato nell’ambito del progetto europeo Adrijoroutes e inserito nel ciclo Italian Cruise Day in tour promosso da Risposte Turismo, le esigenze infrastrutturali, le prospettive di crescita e la valorizzazione del territorio, con particolare attenzione al porto di Chioggia, che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita significativa nel traffico passeggeri.
A lanciare l’allarme è stato anche il comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia, Alessio Palmisano: "Un traffico va mantenuto con visione e strategia, altrimenti si perde. Chioggia ha una tradizione da porto commerciale, il traffico crocieristico è una novità e serve una strategia slegata da logiche di poltrone". Secondo Palmisano, la perdita di traffico comprometterebbe non solo l'economia locale, ma anche il tessuto sociale, pur riconoscendo che la città non è ancora pienamente pronta per questo tipo di flussi.
Una difesa delle scelte portuali è arrivata da Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e commissario straordinario per le crociere, che ha risposto alle critiche: "Non condivido questi attacchi. L’AdSP non è l’autorità di sistema parcheggi. Il sindaco ha creato delle aspettative. Le crociere sono arrivate a Chioggia quasi per caso, realizzando un sogno immaginato da tempo". Di Blasio ha ricordato l’accoglienza del territorio ai primi attracchi e ha avvertito che per mantenere i risultati ottenuti serve continuità e investimenti: "A Chioggia sono arrivate crociere con turisti che ci chiedevano l’elicottero per Cortina. È stata venduta come una destinazione pronta a rispondere, ma non basta più". Ha poi aggiunto: "Grazie alle crociere oggi si parla di porto, si accende un faro su una realtà. Comprendo l’esigenza della città di parcheggi, ma il dialogo per il progetto waterfront deve mantenere la vocazione portuale. Se oggi parliamo di porto è già una bellissima notizia. Al termine del mio mandato posso dire di aver dato il mio contributo alla città".
L’incontro, organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale insieme al Comune di Chioggia e a Risposte Turismo, ha preso il via con i saluti istituzionali di Armelao, Palmisano, Di Blasio e della presidente di MedCruise, Theodora Riga. A seguire, l’intervento tecnico-scientifico di Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, ha offerto un’analisi dettagliata sull’andamento del traffico crocieristico in Italia e nel Mediterraneo, con focus sul caso Chioggia.
Nel 2024 il porto clodiense ha confermato il trend positivo del 2023, attestandosi come autentica rivelazione del settore e scalando la classifica nazionale fino al 21esimo posto per numero di passeggeri movimentati. Con circa 50.000 passeggeri complessivi (di cui 42.709 provenienti da crociere oceaniche) e quasi 100 accosti, Chioggia ha superato porti ben più noti come Santa Margherita Ligure, Amalfi e Giardini Naxos. Due terzi degli accosti sono stati relativi a crociere fluviali, mentre un terzo ha riguardato le oceaniche.
La distribuzione stagionale del traffico ha evidenziato una maggiore continuità lungo l’arco dell’anno. Se l’estate (giugno-settembre) ha concentrato il 50% delle toccate nave oceaniche, i mesi invernali (novembre-febbraio) hanno segnato un cambio di passo: da zero passeggeri nel 2023 si è passati a oltre 1.400 nel 2024. Il mese con il maggior traffico è stato maggio, seguito da luglio e settembre. Lo stesso andamento si è registrato anche per le crociere fluviali, dove maggio è stato seguito da ottobre e agosto per volume di passeggeri.
La mattinata è proseguita con due tavole rotonde moderate da Anthony La Salandra, direttore di Risposte Turismo. La prima, dedicata ai progetti per rendere l’offerta portuale più competitiva, ha visto la partecipazione di Alessandra Grosso (Infrastrutture Venete), Alejandro Gutierrez (ARUP), Paolo Menegazzo e Giovanni Terranova (AdSP del Mare Adriatico Settentrionale). La seconda, incentrata sui segmenti emergenti come small cruising, crociere fluviali e grandi yacht, ha coinvolto Federica Bosello (AdSP e progetto Adrijoroutes), Francesco Galietti (CLIA Europe), Matteo Montebelli (Touring Club Italiano), Filippo Olivetti (Sviluppo Laguna) e Roberto Perocchio (Assomarinas).
A concludere l’appuntamento, l’intervento della vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti. La partecipazione all’incontro è stata possibile previa registrazione sul sito di Risposte Turismo.
L’iniziativa si inserisce nel ciclo di incontri Italian Cruise Day in tour, ideato da Risposte Turismo per indagare in profondità il rapporto tra porti crocieristici e territori, offrendo una piattaforma di confronto tra istituzioni, operatori e cittadini su sfide, opportunità e visioni per il futuro.
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