Vedi tutte
CAVARZERE
21.06.2025 - 12:46
CAVARZERE – Con l’arrivo della stagione calda, il Comune di Cavarzere intensifica la lotta contro le zanzare, considerate un serio pericolo per la salute pubblica. Proprio di recente un pool di zanzare appartenenti alla specie Culex pipiens, raccolte nel territorio comunale di Cavarzere, è risultato positivo alla variante WNV-2 del virus. L’identificazione è stata effettuata il 17 giugno scorso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.
Per garantire la sicurezza dei cittadini è stata quindi emanata un’ordinanza bche impone misure precise e obbligatorie per prevenire e contenere la diffusione delle malattie infettive trasmissibili all’uomo attraverso la puntura di insetti vettori, con particolare attenzione alla Zanzara Tigre (Aedes albopictus) e alla Zanzara Comune (Culex pipiens). Il provvedimento si fonda su dati preoccupanti: in Italia si sono registrate epidemie di febbre da Chikungunya nel 2007 e nel 2017, un focolaio di Dengue in Veneto nel 2020 e numerosi casi di West Nile nel 2018 e nel 2022. Solo nel 2024, su 272 casi neuro-invasivi di West Nile segnalati a livello nazionale, ben 47 si sono verificati in Veneto.
Sempre nel 2024, sono stati notificati 667 casi di Dengue, di cui 207 autoctoni e 460 legati a viaggi. Per la Chikungunya, non sono stati segnalati casi autoctoni in Veneto, ma sono stati confermati 14 casi di importazione, tutti associati a viaggi all’estero. In ogni episodio, il ruolo delle zanzare come vettori accertati di arbovirosi è risultato determinante.
L’ordinanza sottolinea che, oltre alla sorveglianza sanitaria, la prevenzione si fonda sulla drastica riduzione della popolazione di zanzare, agendo soprattutto nella fase larvale. La rimozione dei focolai e l’utilizzo di larvicidi autorizzati diventano quindi strumenti fondamentali. La lotta agli insetti adulti viene invece considerata una misura eccezionale, da adottare solo in aree specifiche e dopo verifica dei livelli di infestazione. A partire dal 1° aprile e fino al 31 ottobre di ogni anno, tutti i cittadini, enti pubblici e soggetti privati dovranno rispettare obblighi precisi. È vietato abbandonare contenitori in cui possa ristagnare acqua; quelli presenti vanno svuotati o coperti ermeticamente. Acque in tombini, pozzetti, fontane e piscine non in uso dovranno essere trattate con larvicidi efficaci. I cortili devono essere mantenuti sgombri da rifiuti e impedire qualsiasi ristagno. Nei cimiteri, i vasi portafiori dovranno contenere sabbia umida o acqua trattata, con obbligo di sabbia anche nei sottovasi e nei contenitori per fiori artificiali.
Particolare attenzione dovrà essere rivolta da vivai, serre e attività florovivaistiche, che sono tenute ad attuare una strategia programmata di lotta antilarvale. L’impiego di adulticidi è consentito solo in via straordinaria e in spazi privati, secondo modalità rigidamente regolate: i trattamenti dovranno essere effettuati nelle ore notturne o all’alba, tenendo lontani persone e animali, chiudendo porte e finestre e proteggendo alberi da frutto, piante in fiore e corpi idrici. In presenza di apiari, sarà obbligatorio avvisare gli apicoltori con congruo anticipo. Per chi volesse ricorrere a impianti automatici di distribuzione di insetticidi, sarà necessaria una comunicazione al Comune almeno 48 ore prima del trattamento e l’utilizzo esclusivo di prodotti biocidi autorizzati.
Le responsabilità per eventuali inadempienze ricadono sui proprietari o conduttori delle aree interessate, nonché sulle imprese incaricate degli interventi. Le violazioni, se non costituiscono reato, saranno sanzionate con multe da 25 a 500 euro. Il controllo sull’osservanza dell’ordinanza sarà affidato alla polizia municipale, all’Azienda Ulss 3 e agli organi di polizia giudiziaria competenti.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it