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CULTURA

Il festival dell’identità sbarca qui

“Città identitarie” è stato presentato in Senato con l’ideatore Sylos Labini e Caprioglio

Il festival dell’identità sbarca qui

“Città identitarie” è stato presentato in Senato con l’ideatore Sylos Labini e Caprioglio

CHIOGGIA - Sarà Chioggia ad ospitare l'undicesima edizione del Festival “Città Identitarie”. L’evento è stato presentato ieri pomeriggio in Senato su iniziativa della Senatrice Tilde Minassi, alla presenza del direttore artistico del Festival, Edoardo Sylos Labini, del sindaco di Chioggia Mauro Armelao, del presidente della Commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone, del presidente della Commissione Cultura al Senato Roberto Marti, dell’attrice Debora Caprioglio e, in collegamento dal set del Paradiso delle Signore, l’attrice Vanessa Gravina.

Chioggia protagonista, dunque, da venerdì 4 a domenica 6 luglio per un Festival che nasce con l’obiettivo di far conoscere luoghi e personaggi iconici che hanno dato identità alle cittadine della provincia italiana. Tre serate di cultura e spettacolo tra il Chiostro del Museo Diocesano e Fondamenta del Canal Vena (lato Palazzo Goldoni) nel corso delle quali il direttore artistico del Festival Edoardo Sylos Labini porterà sul palco esponenti del mondo culturale, artistico e sportivo legati proprio alla città.

“Il Festival - commenta proprio Labini - fin dalla nascita nel 2018, la via per il rilancio della nostra provincia e dei nostri piccoli centri attraverso simboli culturali dell'italianità e se oramai si usa con frequenza la parola Identità dentro le istituzioni e nel dibattito pubblico è grazie anche al lavoro da noi fatto in questi anni. Sul palco delle Città Identitarie sono saliti sempre grandi nomi, da Giancarlo Giannini a Gabriele Lavia, da Pupi Avati ad Enrico Ruggeri, solo per citarne alcuni e in questa undicesima edizione ospiti d'onore saranno Vanessa Gravina e Debora Caprioglio”. A raccontare figure come Carlo Goldoni, autore de "Le Baruffe Chiozzotte"; Eleonora Duse, la diva internazionale con radici chioggiotte, Giovanni Dondi dall’Orologio, inventore dell’orologio astronomico, Cristoforo Sabbadino detto il Moretto, i calciatori Aldo e Dino Ballarin bandiere storiche della Nazionale e del mitico Torino di Superga saranno proprio le due famose attrici. Si parte venerdì alle 21.30 dal Chiostro Diocesano di Chioggia dove sarà lo stesso Edoardo Sylos Labini ad accompagnare gli spettatori alla scoperta della storia e delle radici dell’identità cittadina, attraverso i personaggi clodiensi più rappresentativi. Un racconto che lo vedrà sul palco con l’attrice Debora Caprioglio, insieme al maestro Sergio Colicchio e al cantante Daniele Stefani. Ospiti della serata inaugurale del Festival, la direttrice del Museo Ballarin, Nicoletta Perini e il dottor Angelo Frascati. Durante la serata sarà consegnato il premio artisti 2025, a cura della Fondazione Effetto Arte, all’artista mestrina Sara Medea. Sabato, sempre alle 21.30 ma in piazza Duomo, "Io Duse, Tu D’Annunzio", spettacolo ispirato dai famosi carteggi tra il Vate e la Divina Eleonora Duse, figlia di artisti di origine chioggiotta. Sul palco, insieme a Labini, uno dei volti più amati della tv italiana, l’attrice Vanessa Gravina, accompagnati dalle musiche dal vivo del maestro Sergio Colicchio. A presentare la serata sarà il regista Alvaro Gradella. Gran finale domenica in Fondamenta Canale Vena, lato Palazzo Goldoni, con l'omaggio proprio a Carlo Goldoni, padre della commedia italiana che proprio qui ambienta le "Baruffe Chiozzotte". Protagonista della serata sarà la storica compagnia "Piccolo Teatro Città di Chioggia" che, quest'anno, compie 80 anni e, dall'1 al 5 agosto, ancora una volta mettere in scena "Le Baruffe in Calle" ideate dal prematuramente scomparso Pierluca Donin. È un onore per noi - sottolinea il sindaco Mauro Armelao - ospitare questo prestigioso Festival che, prima di tutto, è un’importante vetrina per far conoscere la storia di questa città, le sue bellezze e i personaggi che le hanno dato lustro. Un’occasione di rilancio per un territorio che ha tanto da offrire, in termini di cultura, arte e turismo e che merita, come tutti i piccoli centri della splendida provincia italiana, di essere valorizzato a livello nazionale”.

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