Cerca

IL COMMENTO

Centro anti violenza locale: “un modello da esportare”

Così Paolo Bonafè dopo l'aumento di accessi agli sportelli del territorio

Centro anti violenza locale: “un modello da esportare”

Paolo Bonafè

CHIOGGIA - Violenza sulle donne: "Il modello Chioggia da esportare e estendere a tutta la Provincia". A sostenerlo è Azione Venezia per voce del vicesegretario metropolitano Paolo Bonafè: "I dati nazionali - spiega - confermano una realtà allarmante: in Italia, nel 2025, si registra un forte aumento degli accessi ai centri antiviolenza. La violenza di genere, in particolare quella fisica, sessuale e psicologica, continua a rappresentare una parte significativa dei reati denunciati, con percentuali che variano tra il 74% e il 93% nei casi di maltrattamenti, violenze sessuali e stalking. Nel 2024 i centri antiviolenza italiani hanno accolto in media oltre 2.180 donne ogni mese, in crescita rispetto alle circa 1.920 del 2023. Questi numeri dimostrano quanto sia fondamentale rafforzare il ruolo dei centri antiviolenza, che rappresentano luoghi di ascolto, protezione e rinascita per chi subisce violenza". A Chioggia i dati appena diffusi parlano di 35 donne accolte nei primi tre mesi del 2025. Il centro antiviolenza "Civico Donna" eroga un servizio di ascolto, sostegno psicologico e consulenza legale gratuito, realizzato in sinergia con i Comuni di Chioggia (capofila), Cavarzere e Cona, e con la collaborazione di scuole, forze dell’ordine, pronto soccorso e associazioni locali. "L’amministrazione comunale di Chioggia - sottolinea Bonafè - con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e sociali del territorio, ha saputo mettere in campo un modello virtuoso di rete e di prevenzione, che non si limita a intervenire sull’emergenza, ma punta anche sulla sensibilizzazione, coinvolgendo le scuole, i giovani e tutta la comunità. Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di buona politica e buona amministrazione, che merita di essere rafforzata a Chioggia e adottata anche dagli altri Comuni della provincia di Venezia. Occorre costruire una rete stabile e omogenea, capace di offrire ovunque lo stesso livello di protezione, ascolto e sostegno, perché nessuna donna si senta sola o abbandonata, indipendentemente da dove viva".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400