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VENETO

Dolfin (Lega): “Venezia non può restare ostaggio dei borseggiatori”

Il consigliere regionale aggiunge “Modificare la legge Cartabia è doveroso"

Dolfin: “Una vicenda kafkiana”

VENEZIA - “Finalmente qualcosa si muove. Modificare la legge Cartabia sulla procedibilità d’ufficio è non solo opportuno, ma doveroso”. È il commento deciso del consigliere regionale Marco Dolfin (Lega – Liga Veneta), dopo l’annuncio dei sottosegretari Nicola Molteni e Andrea Ostellari (entrambi Lega), che confermano l’impegno del partito per correggere gli effetti distorsivi della riforma della giustizia.

Nel mirino c’è in particolare la norma che oggi impedisce l’azione penale automatica per reati come furti e borseggi, rendendo necessaria la querela da parte della vittima.

“È una battaglia che portiamo avanti dal territorio da anni – incalza Dolfin –. Venezia, in particolare il centro storico, è diventata terreno fertile per borseggiatrici professioniste e ladri seriali che approfittano delle lacune normative per continuare a delinquere impuniti. Spesso le vittime sono turisti stranieri, che non sporgono denuncia: in questo modo, lo Stato resta inerme e la legge viene aggirata”.

Il consigliere regionale parla di “scandalo giuridico” e “semi-impunità” per reati che colpiscono la sicurezza urbana e danneggiano l’immagine delle città.

“Chi delinque deve sapere che sarà perseguito, sempre e comunque. Le leggi non possono diventare scappatoie per chi vive di reati. È tempo di ripristinare il principio di legalità, e restituire alle forze dell’ordine e alla magistratura strumenti efficaci per agire.”

Dolfin conclude esprimendo fiducia nel percorso avviato dalla Lega a livello parlamentare:

“Come Lega stiamo lavorando a tutti i livelli per riportare ordine, regole e buonsenso. Venezia, città simbolo del Veneto e dell’Italia, ha diritto di non essere più ostaggio della microcriminalità. Il cammino intrapreso è quello giusto, e continueremo a sostenerlo con forza.”

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