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SICUREZZA

“Gli abusivi non vanno difesi”

E’ stretta contro “i complici”

“Gli abusivi non vanno difesi”

SOTTOMARINA - Controlli contro i venditori abusivi lungo il litorale. I bagnanti difendono gli abusivi e nascondono la merce. Un comportamento stigmatizzato dal sindaco Mauro Armelao che ha chiesto al comandante della Polizia locale di essere inflessibile qualora si verificasse nuovamente un simile scenario.

Il blitz è scattato giovedì scorso con gli agenti che hanno sequestrato numerosa merce e dando il via a un fuggi fuggi generale dei venditori abusivi, in parte aiutati proprio dai bagnini. “Chi intralcerà ancora il lavoro della polizia locale - sottolinea Armelao - sarà punito severamente e su questo ho chiesto al Comandante Luca Sattin di non fare assolutamente sconti a nessuno. Basta buonismo verso chi danneggia il commercio irregolare e ostruisce il passaggio ai bagnini in caso di emergenza. Forse a molti non è chiaro che, questo comportamento, può portare a gravi conseguenze dal punto di vista penale. Stiamo parlando di violenza o minaccia a pubblico ufficiale qualora qualcuno, per evitare l'intervento degli agenti, arrivi ad utilizzare la forza, anche di tipo verbale. Qualora invece si turbi la normale esecuzione del servizio pubblico (come ad esempio un controllo anti-abusivismo), senza usare violenza o minaccia diretta, si rischia l’interruzione di pubblico servizio. Anche l’oltraggio a pubblico ufficiale (art.341-bis c.p.) si potrebbe configurare se ci fossero insulti pubblici o offensivi rivolti agli agenti durante il loro servizio e ci sia la presenza di altre persone”.

Armelao esprime solidarietà agli agenti anche a nome dell'amministrazione comunale per quanto accaduto durante il blitz di giovedì: "Per loro massimo sostegno, sono intervenuti con professionalità e senso del dovere per garantire legalità, sicurezza e rispetto delle regole. Condanno quindi con fermezza ogni forma di ostacolo, intimidazione o comportamento irrispettoso nei confronti delle forze dell’ordine, che non solo rappresenta un atto gravissimo verso chi indossa una divisa per servire la collettività, ma costituisce, come anticipato, anche un reato perseguibile per legge. Difendere chi cerca di sottrarsi ai controlli, ostacolare l’azione degli agenti o cercare di delegittimare l’attività della polizia locale significa mettersi contro la città intera, contro i cittadini onesti, contro gli operatori che rispettano le regole e pagano le tasse". Il primo cittadino annuncia anche che i controlli continueranno: “In spiaggia - conclude - non c’è spazio per illegalità e complicità”.


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