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West Nile, encefalite da zecca e dengue: casi in aumento in Veneto

Prevenzione e monitoraggio restano prioritari per contrastare anche le infezioni da zanzare e zecche.

West Nile, encefalite da zecca e dengue: casi in aumento in Veneto

VENEZIA - Segnalati i primi casi di West Nile Virus del 2025 in Veneto. L’avvio della stagione epidemica appare, finora, meno intenso rispetto agli anni precedenti, ma le autorità sanitarie mantengono alta la soglia di attenzione, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle zanzare, principali vettori del virus.

La rapida individuazione della circolazione virale permette l’attivazione immediata delle misure sanitarie previste, cruciali anche per garantire la sicurezza di trasfusioni e trapianti, poiché il virus può essere trasmesso attraverso sangue, organi e tessuti. In questo contesto, i piani nazionale e regionale stabiliscono il rafforzamento delle attività di monitoraggio epidemiologico ed entomologico da maggio a ottobre, periodo di massima attività dei vettori.

Dall’inizio dell’anno, il bollettino regionale registra quattro casi di West Nile, tra cui due febbrili (una confermata e una probabile), un caso neuro-invasivo confermato e un donatore asintomatico. Oltre al West Nile, sono stati confermati 16 casi di encefalite da zecca con esposizione in Veneto e altri cinque fuori regione. Quattro le infezioni accertate da Toscana virus, nessuna da Usutu.

Sul fronte delle arbovirosi di importazione, i numeri sono in crescita: 16 casi di dengue (15 confermati), sei casi di chikungunya (quattro confermati) e due di Zika, entrambi confermati. Tutte patologie trasmesse da zanzare, acquisite all’estero, che sottolineano l’importanza della prevenzione anche in viaggio.

Le autorità regionali invitano la popolazione a proteggersi da punture di zanzare e morsi di zecche con repellenti adeguati, indumenti coprenti e zanzariere. In montagna è raccomandato l’uso di scarpe chiuse e controlli accurati del corpo al rientro dalle escursioni, per prevenire infezioni da zecche.

Altro fronte su cui agire è la gestione degli spazi privati: eliminare i ristagni d’acqua, mantenere ordinati i giardini e utilizzare regolarmente larvicidi nei tombini. Gli adulticidi, invece, non sono indicati per l’uso ordinario e vanno impiegati solo in caso di emergenze sanitarie documentate.

Comuni e ULSS continuano intanto gli interventi larvicidi nelle aree pubbliche, promuovendo campagne informative e ordinanze specifiche contro la proliferazione delle zanzare, in particolare in zone sensibili come cimiteri o cantieri.

Per chi viaggia, soprattutto nei Paesi tropicali, è fondamentale prenotare per tempo una consulenza nei centri di medicina dei viaggi, adottare misure di protezione personali e monitorare eventuali sintomi al rientro, segnalando al medico la destinazione visitata.

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