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LA RICHEISTA

Ospedale: “manca il collegamento”

Sull’Angelo di Mestre interviene il consigliere Montanariello

Ospedale: “manca il collegamento”

Jonatan Montanariello

CHIOGGIA - Serve un collegamento diretto tra il territorio e l’ospedale dell’Angelo di Mestre. I cittadini devono poter lavorare e curarsi con dignità. Il consigliere regionale del Pd e vicepresidente della Commissione trasporti e infrastrutture Jonatan Montanariello annuncia due interrogazioni da presentare in consiglio regionale e in consiglio comunale per portare avanti con forza l’iniziativa.

“Parliamo – spiega – di un’infrastruttura necessaria che riguarda due diritti fondamentali: la salute e il lavoro. L’ospedale dell’Angelo non è solo il principale presidio ospedaliero della provincia, ma è anche un importante polo occupazionale. Migliaia di cittadini ogni giorno si spostano per motivi di cura o per lavorare, ma lo fanno affrontando disagi e tempi lunghi, con un sistema di collegamenti inadeguato”.

Il consigliere sottolinea come la richiesta sia stata portata avanti con coerenza e determinazione nel tempo: “In questi anni abbiamo presentato in aula decine di manovre emendative per inserire risorse e priorità su questo collegamento. Tutte sono state sistematicamente bocciate dalla maggioranza di destra, nonostante fossimo riusciti a far inserire l’intervento negli atti programmatici regionali.

Non può essere che ci si vanti della modernizzazione dei trasporti in tutto il Veneto e poi ci si dimentichi proprio di chi, in virtù di scelte regionali, è costretto a raggiungere l’ospedale hub dell’Angelo di Mestre, senza che sia stato pensato un mezzo o un collegamento adeguato per portare la gente a curarsi o a lavorare”.

Montanariello annuncia le prossime iniziative istituzionali: Presenterò un’interrogazione formale in consiglio regionale e anche in consiglio comunale a Chioggia, dove siedo come consigliere comunale. È fondamentale che le istituzioni a tutti i livelli facciano fronte comune per dare una risposta concreta a questa esigenza. Non è più tempo di rinvii. La mobilità deve essere al servizio delle persone, non un ostacolo alla loro quotidianità”. 

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