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VENETO
24.07.2025 - 13:19
SAN DONÀ DI PIAVE – Troppi controlli finiti male e violazioni continue delle regole: il questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha disposto la sospensione per 15 giorni della licenza alla sala giochi Lucky House di via Calnova. Il provvedimento, adottato mercoledì 23 luglio, è scattato dopo un esposto che ha spinto la polizia amministrativa a verificare la situazione all’interno del locale, gestito da un cittadino cinese.
Le ispezioni hanno fatto emergere un quadro di gravi irregolarità. Circa quaranta macchinette videolottery risultavano attive anche durante le fasce orarie in cui il gioco d’azzardo è vietato per legge, una misura imposta per prevenire fenomeni di ludopatia e proteggere i soggetti più vulnerabili. La normativa prevede infatti precise finestre di inattività per evitare che l’assenza di luce naturale faccia perdere ai giocatori la cognizione del tempo.
Ma non è tutto. Al momento dei controlli da parte del commissariato di Jesolo, la sala giochi era priva di personale incaricato della sorveglianza, un’altra prescrizione obbligatoria. Non era neppure esposta la licenza, come invece previsto. E, elemento ancora più preoccupante, alcuni clienti sarebbero riusciti ad ottenere contanti mediante strisciate di bancomat, in modalità non consentita, trasformando di fatto la sala in un cambia-soldi irregolare.
La chiusura temporanea, dunque, è scattata ai sensi dell’articolo 10 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che regola le attività soggette a licenza e consente l’immediata sospensione in caso di mancato rispetto delle condizioni autorizzative. Non si tratta di un caso legato all’ordine pubblico – come risse o presenze pericolose che ricadrebbero sotto l’articolo 100 del Tulps – ma di una violazione sistematica delle regole amministrative.
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