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Veneto

Dolo, inaugurata la nuova rianimazione

12 milioni di euro per 9 posti letto e tecnologie all’avanguardia

DOLO - È stata inaugurata oggi a Dolo la nuova Terapia Intensiva dell’Ospedale, un reparto da 2.350 metri quadrati con nove posti letto, realizzato con un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro. Un’opera che, secondo il presidente del Veneto Luca Zaia, è “l’ennesima conferma della volontà della Regione di puntare su una sanità pubblica di eccellenza, con strutture moderne e sicure”.

“Qualcuno parlava di declassamento per l’ospedale di Dolo – ha detto Zaia al taglio del nastro – ma questo intervento, come quelli che lo hanno preceduto, smentisce ogni voce: abbiamo investito, e continueremo a farlo. La nuova Terapia Intensiva rafforza l’offerta sanitaria del territorio e contribuisce ad alzare l’asticella dell’assistenza in tutto il Veneto”.

Il reparto, guidato dalla primaria Lorella Altafini con un’équipe di 16 specialisti in anestesia e rianimazione, occuperà il secondo piano del Blocco Est, lo stesso edificio che al piano terra ospita il Pronto Soccorso inaugurato nel 2022 e che al terzo piano accoglierà, in futuro, la nuova Piastra operatoria.

Sette delle nuove postazioni letto sono collocate in un ampio open space, isolabile in caso di necessità, mentre altre due sono sistemate in vani separati e attrezzati per pazienti con esigenze particolari. La struttura comprende inoltre studi medici, ambulatori e una sala accoglienza per i familiari.

Il progetto, come ha ricordato il direttore generale dell’Ulss 3 Edgardo Contato, è parte del più ampio Piano regionale di riorganizzazione per le emergenze pandemiche, varato dopo l’esperienza del Covid. “Tre anni fa inauguravamo il Pronto Soccorso – ha dichiarato – oggi tagliamo un altro traguardo, ma siamo già al lavoro per completare il Blocco operatorio al piano superiore. L’ospedale di Dolo è diventato un riferimento grazie a investimenti, visione e, soprattutto, grazie alle donne e agli uomini che ci lavorano”.

L’intervento, costato 12.299.307,95 euro, è stato finanziato per 9 milioni dalla Regione e per i restanti 3 milioni dall’Azienda sanitaria. Il cantiere, diretto dall’Ufficio tecnico dell’Ulss 3 guidato da Peter Francis Casagrande, è partito il 20 giugno 2022 ed è terminato il 7 ottobre 2024. La fornitura strumentale si è conclusa nelle ultime settimane, consentendo ora l’avvio operativo del reparto.

Con questo potenziamento, i posti letto di terapia intensiva in Veneto salgono a 840, un numero che testimonia – secondo Zaia – “la volontà di dare risposte concrete ai cittadini anche nelle situazioni più critiche, puntando sempre su qualità, tempestività e sicurezza delle cure”.

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