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Granchio blu, Corazzari: “Misure concrete per salvare un settore strategico per il Veneto”

Rimborsi e progetti innovativi a sostegno della pesca

Granchio blu, Corazzari: “Misure concrete per salvare un settore strategico per il Veneto”

VENEZIA - «Un tassello importante, che si inserisce in un piano di interventi ampio e condiviso per sostenere un settore strategico come quello della pesca». L’assessore regionale Cristiano Corazzari ha accolto con favore le nuove misure annunciate dal commissario straordinario Enrico Caterino per il contenimento del granchio blu, commentando a margine dell’incontro che si è tenuto oggi con gli operatori e le istituzioni coinvolte.

Al centro dell’attenzione, i rimborsi per l’acquisto di materiali di protezione — come recinzioni, teli e semi di vongola — e quelli destinati alle operazioni di cattura e smaltimento del crostaceo invasivo. Un ulteriore strumento, ha ricordato Corazzari, è rappresentato dal bando attivato da Veneto Agricoltura lo scorso 9 luglio, che mette a disposizione un milione di euro per incentivare la raccolta del prodotto non commerciabile.

«Le misure presentate dal commissario si affiancano a quelle che la Regione ha messo in campo fin dallo scoppio dell’emergenza nel giugno 2023 – ha evidenziato l’assessore –. Stiamo lavorando in maniera complementare, con l’obiettivo comune di fornire risposte concrete e tempestive alle imprese del comparto ittico, duramente colpite da questa proliferazione anomala».

Corazzari ha inoltre ribadito come il governo regionale abbia chiesto fin da subito il riconoscimento dello stato d’emergenza nazionale per gli anni 2023 e 2024, sottolineando che tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2025 sono stati approvati progetti fondamentali sul fronte del monitoraggio, della gestione e dello smaltimento del granchio blu non destinabile al consumo.

In particolare, ha ricordato il progetto da 1,5 milioni di euro presentato con ARPAV, Veneto Agricoltura e le Università di Padova e Venezia, con l’obiettivo di esplorare filiere alternative all’alimentazione umana per il trattamento della specie invasiva. «Uno studio strategico per affrontare il problema non solo nell’immediato ma anche nel medio e lungo periodo», ha spiegato.

Corazzari ha infine ringraziato il commissario Caterino per la «stretta sinergia» che si è creata fin dall’inizio del mandato, sottolineando che «solo attraverso un’azione congiunta tra istituzioni e livelli di governo è possibile salvare un comparto che ha un enorme valore non solo economico, ma anche culturale e identitario per il nostro territorio».

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